IL CASO
Piazza Mazzini, giallo sulla fenditura a Trani
L’inspiegabile solco nel basolato, dall’antico stabile fino alla strada sottostante
TRANI - A distanza di quasi diciotto anni dalla sua inaugurazione, ecco in piazza Mazzini la novità che non ti aspetti: un solco latitudinale, frutto verosimilmente di un taglio meccanico, ovvero dell’asportazione del cemento di congiunzione dell’intero basolato dal piede di un antico stabile fino all’intersezione con la strada sottostante, anch’essa in basolato. I primi a notare la fenditura sono stati alcuni residenti e passanti della zona, che si sono improvvisamente imbattuti in questa inattesa novità che, peraltro, diventa facile scorgere anche senza necessariamente guardare per terra: infatti il canale che si è creato fra le basole è sufficientemente largo da poter determinare addirittura un inciampo da parte dei pedoni.
Intervento abusivo?
Secondo quanto si è appreso, il solco è stato realizzato sicuramente nei giorni scorsi e, una volta che se ne è avuta contezza, quanto accaduto è stato anche segnalato prima sulla pagina social del Comune di Trani e poi, con una Pec all’Ufficio tecnico comunale. La «Gazzetta» ha chiesto all’assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Ferrante, se questo intervento sia stato effettuato, ovvero autorizzato dal Comune. Il vice sindaco Ferrante ci ha risposto che «è abusivo, ancora non sappiamo chi l’abbia eseguito e dobbiamo comprendere se il ripristino dello stato dei luoghi tocchi al Comune, poiché quella è un’anomala servitù di passaggio. Di certo - aggiunge Ferrante - l’intervento non è stato né concordato, né segnalato all’ente».
L’inaugurazione
Piazza Mazzini era stata completamente rimessa a nuovo nel 2004 dall’amministrazione del sindaco Giuseppe Tarantini ed inaugurata l’11 dicembre di quell’anno insieme con la dirimpettaia ex chiesa di San Luigi, oggi sala di comunità.
Inizialmente lo stabile aveva in adiacenza una strada, mentre con il nuovo progetto si realizzò una pavimentazione sopraelevata che ha eliminato la strada al piede del palazzo e la servitù di ingresso allo stabile, dando così valore a residenze e locali.
Gli allagamenti
Ben presto, però, si sarebbe verificato un continuo allagamento proprio in un’area sovrapponibile a parte dell’odierno intervento, quasi al piede del portone di ingresso di quell’edificio e dei locali con esso confinanti.
Non essendoci pertanto canali di scolo realizzati al di sotto del basolato, contestualmente all’effettuazione dei lavori, probabilmente qualcuno avrà realizzato, ed allo stato si ignora a quale titolo, l’intervento sul basolato perché in tal modo l’acqua scorra attraverso quel piccolo canale, ponendo fine all’effetto pozzanghera.
La stranezza
Resta il fatto che è stato oggettivamente mutato lo stato dei luoghi e, probabilmente, si è arrecato un danno ad un bene della collettività in pieno centro storico con una operazione che, sebbene giustificata, appare anche quanto meno ardita.