Erano nati in India (e non in Pakistan come si era appreso in un primo momento), di età compresa tra i 34 e i 20 anni, i quattro braccianti morti sabato pomeriggio in un incidente stradale avvenuto a Scanzano Jonico sulla Fondovalle dell’Agri. I quattro lavoratori erano in una Renault Scenic da sette posti con altre sei persone (quindi in dieci), che si è scontrata con un camion, il cui autista è uscito dall’incidente illeso. Le indagini sono coordinate della Procura della Repubblica di Matera.
Le vittime sono Kumar Manoj, di 34 anni, Singh Surjit, di 33, Singh Harwinder, di 31, e Singh Jaskaran, di 20. Cinque feriti sono sono stati trasferiti dal 118 Basilicata soccorso all’ospedale di Policoro, il sesto, il più grave, al San Carlo di Potenza. (
“La notizia del tragico incidente stradale avvenuto sulla Fondovalle dell’Agri, in cui hanno perso la vita quattro uomini di nazionalità pakistana e altre persone sono rimaste ferite, ci colpisce profondamente e ci lascia senza parole”, sottolinea il Presidente della Regione, Vito Bardi: “Esprimo, a nome mio personale e dell’intera comunità lucana – aggiunge – il più sincero cordoglio ai familiari delle vittime e la più sentita vicinanza a tutti i feriti che stanno affrontando ore di grande sofferenza. In questo momento così drammatico – prosegue Bardi – il pensiero va a chi ha perso la vita lontano da casa e agli amici e parenti che dovranno affrontare un dolore immenso. Un ringraziamento doveroso va ai Vigili del Fuoco, al personale sanitario, alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che sono intervenuti con tempestività per prestare soccorso e affrontare una situazione di particolare gravità. La Basilicata – conclude il Presidente – si stringe intorno alle vittime e ai loro cari, senza distinzione di provenienza o nazionalità: di fronte al dolore, siamo tutti parte di un’unica comunità”.
Sull’incidente intervengono Cisl e Fai Cisl: «Nelle more degli accertamenti da parte degli organi inquirenti su circostanze e responsabilità di quanto accaduto, è necessario e non più rinviabile investire nel rafforzamento del trasporto pubblico locale, garantendo soluzioni sicure e dignitose per le migliaia di braccianti che ogni giorno si spostano per raggiungere i luoghi di lavoro. Non è accettabile che uomini e donne che quotidianamente danno un contributo fondamentale alla nostra economia debbano rischiare la vita per il lavoro. Serve responsabilità e maggiore cooperazione tra istituzioni, imprese e parti sociali per costruire una rete di sicurezza che metta al centro la vita e la dignità del lavoro, a partire da una riprogrammazione del trasporto pubblico locale. Per questo nelle prossime ore solleciteremo la Regione Basilicata a convocare un tavolo specifico sulla mobilità dei lavoratori agricoli con l’obiettivo di definire interventi strutturali che impediscano il ripetersi di simili tragedie».