la misura
Lotta allo spopolamento in Basilicata, 5 milioni ai comuni montani
Azioni per favorire la filiera del legno e arginare la crisi idrica
Contrastare lo spopolamento e sostenere le attività economiche ed artigianali. Sono le strategie a favore delle aree interne - ed in particolare dei comuni montani della Basilicata - che il governo regionale intende portare avanti attraverso progetti che puntano alla prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani, alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità anche attraverso lo sviluppo della filiera del legno ed ad incentivi per la mobilità sostenibile. Sul piatto oltre 5 milioni di euro destinati ai comuni totalmente o parzialmente montani per presentare progetti legati al contrasto al dissesto ed alla mobilità sostenibile. In particolare, con l’ultima delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta del Dipartimento agricoltura, ad essere previste sono una serie di misure che sul fronte della prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani prevedono «la riduzione della vegetazione presente negli alvei, il consolidamento delle sponde, la creazione di rampe di risalita per l’ittiofauna ed il consolidamento delle pendici franose attraverso opere di ingegneria naturalistica».
Attenzione, poi, alle infrastrutture viarie e ferroviarie con «l’inerbimento ed il rinverdimento delle scarpate e degli svincoli e la realizzazione di barriere anti-rumore» e sul fronte della manutenzione della viabilità comunale tra le opere finanziabili ci saranno anche «interventi sulla vegetazione invadente e sul controllo dei sistemi di raccolta e convogliamento delle acque, finalizzate a garantire il regolare transito dei mezzi».
Previsti anche progetti destinati «alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità con lo sviluppo della filiera del legno» mentre sul fronte del miglioramento dei boschi si ipotizzano anche interventi colturali «per favorire l’ingresso e la rinnovazione delle specie autoctone arboree ed arbustive».
«La tutela del territorio presuppone la realizzazione di interventi in grado di risanare situazioni compromesse, anche per il tramite di iniziative mirate alla prevenzione dei fenomeni di erosione, frana e alluvionamento. Di conseguenza, emerge la necessità di agire principalmente nelle aree montane e pedemontane, dove le azioni erosive sono più estese ed intense, e nella parte superiore dei bacini idrografici per contribuire efficacemente al miglioramento del sistema idraulico» viene evidenziato nei documenti allegati alla delibera di Giunta che prevede anche «interventi di creazione e manutenzione di parchi nelle aree urbane dei comuni montani» ed opere «di valorizzazione delle aree parco esistenti combinando sport e natura». «Quale effetto delle azioni programmate si attende un significativo miglioramento nella gestione dei corsi d’acqua e dei terreni in pendio, con una conseguente riduzione del rischio di frane e inondazioni – viene ancora aggiunto - Questo contribuirà a garantire anche la sicurezza delle aree antropizzate e delle infrastrutture viarie e ferroviarie, migliorando la qualità della vita delle comunità locali e preservando il patrimonio naturale e paesaggistico del territorio».