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Dai ceci alle fave larghe, otto prodotti tipici lucani nel registro nazionale

 
Redazione Basilicata

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Dai ceci alle fave larghe, otto prodotti tipici lucani nel registro nazionale

L’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Carmine Cicala, ha espresso soddisfazione per l’inserimento di questi altri otto prodotti agroalimentari tradizionali lucani, che consolidano il patrimonio enogastronomico del territorio

Mercoledì 26 Marzo 2025, 13:19

Otto nuovi prodotti lucani entrano a far parte dell’elenco nazionale Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) del Ministero per le politiche agricole. Il riconoscimento riguarda le seguenti produzioni: A’ Ssònzə di Anzi, Cece di Tricarico, Fave larghe di Castronuovo S. Andrea, Fichi bianchi secchi di Castronuovo S. Andrea, Fichi neri al forno di Castronuovo S. Andrea, “Maccarun cu fierr di mischiglio” di Calvera, Piselli “a vaiana” di Castronuovo S. Andrea, Fichi secchi di Miglionico.

La notizia è stata ufficializzata con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 110765 dell’11 marzo 2025 sul sito del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste dopo la XXV edizione dell’aggiornamento dell’Elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat).

L’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Carmine Cicala, ha espresso soddisfazione per l’inserimento di questi altri otto prodotti agroalimentari tradizionali lucani, che consolidano il patrimonio enogastronomico del territorio. Tra gli ultimi ingressi nell’elenco Pat si caratterizza uno di origine animale, l’“A’ Ssònzə” del Comune di Anzi, e cinque appartenenti alla sezione dei prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati: Cece di Tricarico, Fave larghe di Castronuovo S.Andrea, Fichi bianchi secchi di Castronuovo S. Andrea, Fichi neri al forno di Castronuovo S.Andrea, Maccarun cu fierr di mischiglio di Calvera, Piselli a vaiana di Castronuovo S. Andrea, Fichi secchi di Miglionico.

Questo riconoscimento rappresenta un traguardo importante per la Basilicata, che attraverso i suoi prodotti tradizionali, espressione di una cultura popolare secolare, rafforza una solida rete di eccellenze nel settore alimentare, che esalta quella civiltà dell’accoglienza caratteristica del mondo contadino come valore da difendere e trasmettere alle nuove generazioni.

L’assessore ha sottolineato, altresì, come tale risultato rappresenti un ulteriore tassello nello sviluppo della gastronomia tradizionale della Regione.

“Questi prodotti – ha dichiarato l’assessore Cicala – contribuiscono a rafforzare il ruolo della Basilicata come destinazione enogastronomica di eccellenza. Il riconoscimento dei nuovi Pat valorizza le tradizioni locali e si inserisce tra le esperienze autentiche che i turisti cercano nel nostro territorio”.

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