«Mentre in Basilicata 33mila pensionati vivono con 500 euro al mese, i consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra, su iniziativa del presidente della massima Assise regionale Marcello Pittella, si aumentano lo stipendio di 2mila euro al mese con la legge 23/2024, arrivando a uno stipendio di 9mila euro netti al mese. Una deriva delle istituzioni vergognosa, che va fermata. Per questo è importante che il presidente Pittella accolga con urgenza la nostra richiesta di approvare il regolamento statutario regionale per consentire l’attivazione dell’istituto referendario: ne va della tenuta democratica della nostra regione».
Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata (sindacato pensionati italiani), Angelo Summa che aggiunge: «Come già ribadito, è dallo scorso agosto che abbiamo fatto formale richiesta all’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata di dare corso a quanto previsto dall’articolo 17 dello Statuto regionale, rendendo attuativi gli strumenti normativi necessari per poter procedere alla raccolta delle firme. Non dare corso a tale regolamentazione significa negare la possibilità di attivare gli strumenti democratici di partecipazione previsti dallo statuto regionale in materia referendaria e di proseguire nel solco di una democrazia sospesa avviato dalla precedente legislatura».
Il segretario generale dello Spi della Basilicata è polemico anche con l’opposizione: «I consiglieri di minoranza si attivino affinché il Consiglio regionale della Basilicata approvi i regolamenti attuativi necessari all'esercizio dell'istituto referendario».