POTENZA - Lacerenza «è una persona molto per bene. È un grande chirurgo, ma non un politico e in questo momento il centrosinistra avrebbe bisogno di mettere in campo un pezzo di classe dirigente, che ha, e che non mette in campo esclusivamente per una serie di veti contrapposti». Così Marcello Pittella (Azione) ex presidente della Regione Basilicata, a Radio Cusano Campus. Il tavolo del centrosinistra? «Bene non sta andando - risponde -. Il nome di Lacerenza non è caduto ma per molti del tavolo e per molti aspetti non ha una vocazione politica particolarmente spiccata. Ci vorrebbe un candidato che abbia una marcia in più».
Intanto prosegue, dopo quasi tre ore, il tavolo del centrosinistra per affrontare il nodo della candidatura alle regionali della Basilicata. Sul piatto, al momento, c'è la blindatura «romana» di Domenico Lacerenza, che alla luce del sostegno di Pd, M5s, Avs, e +Europa, ha definito prive di fondamento le voci di un suo ritiro.
Nella sede del Pd lucano, i dirigenti dei partiti della coalizione continuano tuttavia a esprimere alcune perplessità sul nome di Lacerenza. Prima di una pausa, nel corso della discussione, sarebbe stata infatti esaminata anche la possibilità di scegliere un candidato governatore diverso (tra una rosa di nomi fatti al tavolo) che permetterebbe di allargare il perimetro della coalizione. Non è un segreto, del resto, che Azione - che al tavolo ha mandato Marcello Pittella - il nome di Lacerenza non sia digeribile ("lui è una persona molto per bene, un grande chirurgo, ma non è un politico», ha detto).
Oltre a Pittella, al tavolo sta partecipando il segretario regionale, Donato Pessolano. Nel fine settimana Carlo Calenda, sarà in Basilicata: domani a Matera e domenica a Potenza, e si confronterà direttamente con i dirigenti del partito per scegliere se stare nel centrosinistra o appoggiare il governatore uscente, Vito Bardi (Forza Italia), ricandidato dalla coalizione di centrodestra. In questo momento, non si può escludere anche l’ipotesi che Azione corra da sola.
Pittella, se c'è la convergenza di tutti va bene anche Chiorazzo
«Siamo venuti con responsabilità a proporre ipotesi di soluzioni: se il Pd e i Cinque stelle le vogliono accogliere bene, altrimenti noi andiamo avanti per la nostra strada». Così, a Potenza, il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella, lasciando il tavolo del centrosinistra in vista delle Regionali del 21 e 22 aprile.
«I nomi che abbiamo fatto al tavolo - ha aggiunto l’ex governatore lucano - sono quelli noti, nomi sia politici che civici? Anche Angelo Chiorazzo va bene? Se c'è la convergenza di tutti anche Chiorazzo va bene. Ma ci sono veti contrapposti che non fanno andare avanti la macchina. Con questo stallo - ha concluso Pittella - sceglieremo la strada migliore: se andare da soli e fare un’altra coalizione o se fare un patto programmatico altrove».