Il caso
Basilicata, over 50 ex beneficiari del RdC sperano di «ritagliarsi» un nuovo lavoro
L’Inps ha appena diramato la circolare applicativa per attivare lo sgravio contributivo
In tanti tra gli over 50 ex beneficiari del Reddito di cittadinanza - da sempre considerati troppo vecchi per l’assunzione e troppo giovani per andare in pensione - sperano in un posto di lavoro. L’Inps ha appena diramato la circolare applicativa per attivare lo sgravio contributivo. Ai datori di lavoro privati che assumeranno i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche mediante contratto di apprendistato, spiega la circolare dell’Istituto nazionale di previdenza, è riconosciuto per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua.
Si tratta, spiega la circolare Inps, di uno sconto mensile sul costo del lavoratore di 666 euro che andrà a beneficio del datore. Il contributo spetterà anche a chi assume un percettore del «nuovo reddito» con un contratto a termine. Ma in questo caso il beneficio per il datore di lavoro sarà dimezzato. In caso di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, spiega la circolare dell’Inps, è riconosciuto per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di dodici mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro, l’esonero dal versamento del 50 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di importo pari a 4.000 euro su base annua, ossia 333 euro su base mensile.
L’Inps inoltre chiarisce, che lo sconto sui contributi è riconosciuto anche a chi assume un percettore dell’altro sostegno, quello per il Supporto per la Formazione lavoro, l’assegno entrato in vigore a settembre di quest’anno per aiutare gli ex percettori del Reddito di cittadinanza «occupabili» a trovare un corso di formazione a loro adatto e per inserirli nel mercato del lavoro. La decontribuzione, tuttavia, chiarisce l’Inps, potrà essere richiesta soltanto dai datori di lavoro privati. Non si applicherà dunque, in caso di assunzioni da parte delle Pubbliche amministrazioni.