POTENZA - I conti sono in rosso. I conti di due dei maggiori ospedali lucani: l’Istituto di ricerca e cura Crob di Rionero in Vulture, nel Potentino, e l’Azienda ospedaliera regionale «San Carlo» di Potenza. Un disavanzo che pesa complessivamente oltre 4 milioni e 100mila euro e che ha fatto insorgere l’opposizione in Consiglio regionale che chiede il ripiano dei debiti. I dati sono emersi da un’analisi effettuata da «Quotidiano Sanità» su dati della Ragioneria dello Stato sul monitoraggio degli ospedali pubblici italiani.
Una verifica da cui si evidenzia come su 77 aziende ospedaliere pubbliche italiane ben 33 hanno chiuso il bilancio consuntivo 2022 col segno meno. In particolare, dal report sulla Basilicata viene fuori che il «San Carlo» registra un disavanzo di 44mila835,10 euro mentre l’Irccs Crob - che da pochi giorni ha Massimo De Fino come nuovo dg - segna un rosso di 4 milioni 58mila 950,18 euro. Cifre che seppure non altissime, comunque, rappresentano un segnale da tenere sotto osservazione e - come evidenzia l’opposizione in Consiglio regionale - «da ripianare». «Per evitare che tale disavanzo pesi ulteriormente sulle condizioni del personale sanitario e degli utenti del centro oncologico lucano occorre che il presidente Bardi ripiani al più presto il deficit, frutto probabilmente di scelte gestionali sbagliate poste in essere dall’attuale maggioranza di governo» evidenzia il consigliere regionale di «Basilicata oltre», Giovanni Vizziello.
Se l’appello sarà accolto o meno lo si capirà nelle prossime settimane. Nel frattempo, il governo regionale è impegnato a potenziare l’assistenza territoriale. In questa direzione vanno gli incontri - iniziati ieri - nei Comuni in cui viene illustrato il Piano che prevede- per potenziare la medicina sul territorio - la realizzazione di 30 strutture sanitarie : di queste 19 saranno Case della comunità (13 nel Potentino e 6 in provincia di Matera), sei saranno Centrali operative territoriali (quattro nel Potentino e due nel Materano ) e cinque saranno ospedali di comunità (tre nel Potentino e due nel Materano).
«Promuoviamo tra i cittadini la conoscenza della rete di prossimità che stiamo costruendo, dei nuovi servizi ai quali potranno facilmente accedere evitando grandi spostamenti, garantendo una presa in carico tempestiva della persona, il governo del rischio clinico e il monitoraggio delle cure» precisa l’assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli.