verso le elezioni
Basilicata, scende in campo Angelo Chiorazzo
Espressione del civismo di centrosinistra (ma il pd ancora tentenna) proverà a sfidare Vito Bardi
POTENZA - È un tempo lento quello che vive la politica lucana. Se non fosse per la discesa in campo di Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa sociale Auxilium, poco o nulla sembra muoversi nei e tra i partiti di Centrodestra e Centrosinistra. L’indicazione sull’imprenditore dell’area sud è arrivata dall’associazione «Basilicata casa comune» che sul nome di Chiorazzo proverà «a costruire convergenze per creare un’alternativa all’esperienza fallimentare del centrodestra». «Le alleanze da costruire necessariamente sono tutte nell’orizzonte di movimenti politici, partiti tradizionali e altre forze sociali popolari, progressisti e civici che - evidenziano i fondatori dell’associazione- vivono la nostra terra con la consapevolezza della stringente richiesta di rinnovamento, di sostanziale cambiamento che, alta, si leva dalla nostra gente e che è l’anima stessa di quanti hanno dato vita a Basilicata casa comune».
Un chiaro riferimento alle forze del Centrosinistra che, però, sul metodo più che sul nome per la scelta del candidato governatore hanno visioni diverse. Tanto che a fronte dell’attendismo del Partito democratico c’è l’attivismo del Movimento cinquestelle che è deciso, al momento, ad esprimere il candidato presidente della coalizione. «Il 27 ottobre ci sarà la direzione regionale. Poi, il forum degli amministratori il 30 e dopo sarà convocata la riunione del tavolo dei Centrosinistra per fare le valutazioni del caso» spiega il segretario regionale dem Giovanni Lettieri che si dice «convinto che ci siano le condizioni per vincere le elezioni».
Lapidaria sul nome di Chiorazzo è, invece, la segretaria provinciale del Movimento cinquestelle, Alessia Araneo. «La discesa in campo di Chiorazzo? Ne prendiamo atto» taglia corto Araneo che evidenzia che il partito «sta lavorando alla stesura di un programma» e «tocchi una posizione predominante del movimento al tavolo del Centrosinistra». «Per questo siamo impegnati sulla proposta di una figura che rappresenti la visione del Movimento - sottolinea - noi lavoriamo ad un nostro candidato, senza escludere la componente civica. Valuteremo questa proposta all’interno del campo che vogliamo costruire certi del fatto che la guida deve essere politica ed espressione del Movimento cinquestelle. I nostri sforzi vanno in questa direzione. Noi andiamo avanti per la nostra strada - continua Araneo - appellandoci alle forze della coalizione che vogliono seguirci sulla costruzione di un programma e sulla scelta di un candidato che possa sposare la nostra visione. Ribadiamo la centralità della politica, pur nella massima apertura alle forze civiche ed associative. A questo punto aspettiamo che il Pd assuma una posizione». Per decidere, indicare, definire resta la variabile tempo. E non è cosa da poco. «Per questo abbiamo deciso di andare avanti e di lavorare per offrire ai lucani una proposta alternativa seria in grado di sconfiggere il Centrodestra - conclude la segretaria provinciale pentastellata - Però, va chiarito che non accettiamo il metodo dell’imposizione verticale».
Insomma, nessun diktat, nessuna scelta calata dall’alto senza discussione. Le regole del campo largo per i pentastellati sono queste. Resta da capire come reagiranno i dem che, già quasi dieci giorni fa, sono stati esclusi da un incontro informale tra i vertici del Movimento ed i minori della coalizione. Più sereno il clima nel Centrodestra che attende il tavolo romano che deciderà a quale forza politica della coalizione toccherà indicare il candidato presidente in Basilicata ed in Sardegna. Lo scenario internazionale e nazionale sembra aver rallentato i tempi per la convocazione ma è certo che Forza Italia, come già anticipato più volte, si batterà per avere la riconferma dell’attuale governatore Vito Bardi. «Ha ben fatto. È lui il nostro candidato» hanno più volte ripetuto i vertici azzurri, a cominciare dal vice premier Antonio Tajani e dal ministro Maria Elisabetta Casellati.