Alle 12 in punto tutti i telefoni cellulari in Lombardia, Molise e Basilicata si sono messi a squillare con un particolare suono, come preannunciato, per avere ricevuto il messaggio test di It-Alert.
Si tratta del sistema di allarme pubblico della Protezione civile che, nei casi di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, permette la diffusione di allarmi pubblici attraverso la trasmissione appunto di questi messaggi denominati 'It-Alert'. Il messaggio è arrivato automaticamente sui cellulari con un suono squillante e riconoscibile.
«Questo è un messaggio di test del sistema allarme pubblico italiano - è il contenuto del messaggio che i lombardi hanno ricevuto alle 12. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza».
«La sperimentazione del sistema It-Alert, in Basilicata, è andata come speravamo». Lo ha detto - in una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa della giunta lucana - il dirigente regionale della Protezione civile, Giovanni Di Bello, riferendosi al messaggio arrivato sui cellullari intorno alle ore 12.
«Non tutti i cellulari sono stati raggiunti dal messaggio di allerta nello stesso istante, ma questo - ha aggiunto - dipende da molti fattori tecnici e la fase legata al test serve proprio a correggere le anomalie per arrivare preparati al mese di febbraio 2024, quando il sistema di allarme pubblico diventerà operativo e aprirà una nuova frontiera in occasione di eventuali gravi emergenze imminenti o in corso».
Per la Protezione civile, «lo scopo principale era quello di far conoscere lo strumento ai lucani e di rendere identificabile e familiare il messaggio. Attraverso le sale operative della protezione civile, delle prefetture e delle forze dell’ordine, non abbiamo registrato situazioni di preoccupazione proprio perché, grazie alla campagna di comunicazione portata avanti nelle ultime settimane, tutte le categorie di cittadini sono state informate riguardo all’appuntamento programmato nella nostra regione».
Di Bello ha sottolineato che «Quelli preparatori sono stati giorni di particolare impegno per la protezione civile regionale, ma queste sfide si vincono insieme. Pertanto, desidero ringraziare per la preziosa collaborazione la Presidenza della Giunta regionale, il dipartimento nazionale della Protezione civile, le prefetture di Potenza e Matera, le forze dell’ordine, i sindaci, il mondo della scuola, le aziende sanitarie, i volontari della protezione civile, i referenti degli ordini professionali e tutti gli altri soggetti che, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita della sperimentazione», ha concluso Di Bello.