MATERA - AAA cercasi medico di famiglia disperatamente. Potrebbe essere questo, l’annuncio che tanti sindaci lucani dovranno affiggere nelle bacheche dei propri municipi, entro i prossimi due anni.
Nel 2025 ci saranno 148 medici di Medicina generale, sugli attuali 435, che lasceranno la professione, mentre in entrata vi saranno solo 112 nuovi professionisti, con un saldo negativo di 36 unità. L’impietosa fotografia è stata scattata dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), in un recente Rapporto che mette in luce le gravi debolezze nella medicina territoriale lucana.
Come se non bastasse, il dato negativo è ancora virtuale perché i 112 nuovi medici in ingresso stanno frequentando i corsi di Formazione specifica in Medicina generale, organizzati e tenuti dall’Ordine della provincia di Potenza, ma provengono in parte da altre regioni, quindi non è detto che decidano di rimanere in Basilicata dopo l’acquisizione del titolo. La brutta notizia arriva proprio nei giorni in cui la piccola comunità materana di Grassano, da mesi alle prese con la carenza di medici di base e dopo la campagna stampa della Gazzetta, ha visto finalmente l’assegnazione del dottor Francesco Caruso, che dal prossimo 16 maggio prenderà servizio nel Distretto sanitario cittadino. Una mosca bianca, arrivata dopo bandi deserti e la protesta di quasi duemila cittadini rimasti senza medico.
La tendenza resta comunque negativa, se si considera che mentre nel 2019 erano in servizio 475 medici di famiglia, nel 2021 il loro numero è sceso a 435, dato che si prevede ulteriormente in calo considerato il numero consistente di coloro che sono andati in pensione nel 2022 e di chi vi andrà nel corso del 2023. Già nel 2022 ci sono state in regione una decina di carenze, con comunità piccole e grandi non coperte da nuovi ingressi di giovani medici.
Per l’anno in corso si prevedono ben 96 zone carenti; una previsione facile da ipotizzare, se si considera che l’82% dei medici di Medicina generale in servizio ha un’anzianità di laurea maggiore di 27 anni (357 su 435). Oggi, infatti, c’è una carenza certificata di 65 medici nei 101 comuni della provincia di Potenza e almeno 31 nei 30 comuni del Materano. A tutto ciò si aggiunge il cronico ritardo delle Regioni, nella pubblicazione del bando per il corso di formazione specifica in Medicina generale per il triennio 2023/2026, che doveva avvenire entro il 28 febbraio 2023. Di questo passo altro che riorganizzazione della sanità territoriale con i progetti del Pnrr, altro che Case della comunità e Ospedali di comunità, come denuncia Antonio Santangelo, presidente regionale della Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimmg), secondo il quale «assisteremo alla desertificazione della Medicina generale, con migliaia di cittadini privi del proprio medico di famiglia, circa 50mila cittadini secondo calcoli approssimativi». Santangelo rivolge, quindi, l’ennesimo appello alla politica regionale e nazionale, «perché non si dica - conclude - di non essere stati avvisati».
Intanto un’indagine nazionale dell’Istituto Odoxa ha accertato che, anche in Basilicata, un cittadino su due si rivolge al medico di base già al primo leggero malessere. Una tendenza poco virtuosa, accertata su un campione rappresentativo di 3mila cittadini over 18, che si è acuita con la pandemia e che finisce per intasare i Pronto soccorso.