POTENZA - La spesa complessiva della Regione Basilicata, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2022, si è attestata a circa 88,8 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 5,7 milioni di euro Next Generation Eu. Lo ha reso noto il governatore lucano Vito Bardi annunciando che «è stato raggiunto l’obiettivo di spesa previsto al 31/12/2022 ed è stata superata la soglia del cosiddetto disimpegno automatico delle risorse comunitarie».
Il presidente della Regione Basilicata, nel ricordare «le difficoltà per le imprese legate al conflitto bellico in Ucraina che hanno impattato sulla capacità delle stesse di rispettare i piani di investimento programmati attraverso l’accesso alle misure del Psr Basilicata e alle risorse assicurate», ha evidenziato come «dopo aver sostenuto le imprese agricole lucane che avevano subito perdite di ricavi a causa della pandemia con dieci milioni di euro dal Feasr e dal Programma Operativo Val d’Agri per oltre 3.000 aziende, siano stati istituiti contributi straordinari per il settore agricolo per interventi urgenti di contrasto alla grave crisi economica internazionale e per il recupero della competitività».
Nella serie di interventi posti in essere, il governatore ha ricordato anche i «sette milioni per contrastare l’aumento straordinario dei costi energetici e delle materie prime, un milione di euro per interventi di sanità veterinaria, biosicurezza e benessere animale», annunciando anche la prossima attivazione della misura da cinque milioni di euro come sostegno forfettario per le imprese che hanno subito un innalzamento dei costi».
Intanto «nei prossimi giorni - ha detto Bardi - sarà definito il Complemento regionale per lo Sviluppo rurale del Psp 2023-2027 per la Basilicata, strumento attuativo della strategia nazionale che declina la strategia a livello regionale; il documento programmatico sarà oggetto di divulgazione e informazione presso le imprese agricole lucane e i diversi portatori di interesse dello sviluppo rurale».
«Il 2023 - ha concluso - ci vedrà agire in maniera coesa, condivisa e responsabile con tutti gli attori del settore primario, per continuare a contrastare gli effetti della crisi pandemica ed energetica, con l’obiettivo di migliorare la competitività delle imprese agricole lucane».