La vicenda
Via Pinto, una super-perizia per la palazzina collassata a Bari: «Stabilire le cause del crollo»
Il gip dice sì all'incidente probatorio chiesto dalle difese di alcuni indagati: si parte mercoledì 12 con la nomina del consulente del giudice
Ciò che resta delle macerie di via Pinto è ancora di grado di potere «parlare» fornendo agli esperti elementi utili per stabilire una volta per tutte le cause del crollo? Le modalità della demolizione successiva all’implosione del 5 marzo scorso possono in qualche modo avere alterato o modificato elementi indispensabili per spiegare cosa è accaduto? Un compito non facile quello assegnato al professor Gianfranco De Matteis, nominato perito (giurerà all’udienza del 12 novembre) dal gip Chiara Maglio che ha detto «sì» alla richiesta di incidente probatorio avanzata da alcune difese degli indagati. La certezza è che sarà necessario ritornare nel cantiere, questa volta in contraddittorio tra le parti, per effettuare ulteriori verifiche. E in caso di futuro dibattimento, l’elaborato del perito formerà la prova cristallizzata e acquisita sostanzialmente oggi per il futuro.
Nell’indagine per il crollo dell’immobile condotta dagli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla pm Silvia Curione con l’aggiunto Ciro Angelillis, sono al momento formalmente indagati per crollo colposo i progettisti e direttori dei lavori delle opere architettoniche e strutturali, il collaudatore e il legale rappresentante dell’impresa che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione...