Il tribunale di Bari (giudice monocratico Pasquale Santoro) ha assolto «per non aver commesso il fatto» il 70enne Michele Di Cosola, parente del boss deceduto Antonio, finito a processo per lesioni personali relativamente al brutale pestaggio di un cittadino romeno avvenuto in una stazione di servizio del quartiere Ceglie del Campo di Bari il 10 ottobre 2022.
«Non vi sono elementi - scrive il giudice - per ritenere che egli fosse il mandante del pestaggio, se non cedendo a suggestioni, che comunque resterebbero relegate in una sfera ipotetica». Da un video si vede infatti come Di Cosola sia presente al pestaggio, materialmente eseguito da due suoi parenti (Damiano e Cosimo Di Cosola) condannati, in abbreviato, l'uno a un anno e l’altro a dieci mesi di reclusione. Ma, pur non intervenendo a difesa della vittima, non avrebbe in alcun modo partecipato all’azione e per questo è stato assolto.
La vittima, un 34enne che aveva avuto una relazione con una loro parente, sarebbe stata picchiata in una stazione di servizio con calci, pugni e con «un grosso bastone», come si legge nel capo d’imputazione, tanto da riportare un trauma cranico «escoriato» e una ferita lacero contusa alla mano sinistra giudicabile guaribile in sette giorni. Nei giorni precedenti l’aggressione, la vittima si sarebbe recata vicino l'abitazione della ex compagna (nipote di Damiano e cugina di Cosimo) e avrebbe iniziato a importunarla. La donna, precedentemente, lo aveva denunciato per stalking e aveva ottenuto il divieto di avvicinamento.