Venerdì 19 Settembre 2025 | 20:35

Al Policlinico di Bari arriva il nuovo centro per le malattie neuromuscolari

 
Redazione online

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Al Policlinico di Bari arriva il nuovo centro per le malattie neuromuscolari

Saranno ristrutturati i padiglioni Chini e Balestrazzi

Venerdì 19 Settembre 2025, 17:33

Accorpare in un unico polo percorsi assistenziali integrati e multidisciplinari per i pazienti affetti da patologie neuromuscolari, tra cui Sla e Sma. E' l'obiettivo del nuovo Centro regionale specialistico di secondo livello per le malattie neuromuscolari, la cui progettazione è stata aggiudicata e che sorgerà nel Policlinico di Bari. L'intervento si concentrerà principalmente sul padiglione Chini, che sarà ristrutturato e rifunzionalizzato. Il piano è stato presentato stamattina alla presenza, fra gli altri, del direttore generale Antonio Sanguedolce, del direttore amministrativo Gianluca Capochiani e dei responsabili dell’area tecnica dell’Azienda ospedaliera.

Il progetto, spiega il Policlinico in una nota, prevede la ristrutturazione completa del padiglione Chini (a esclusione del piano seminterrato), che ospiterà il Centro multispecialistico e reparti complementari, e l’adeguamento del padiglione Balestrazzi, con interventi al piano rialzato, parte del primo e del terzo piano, destinati a funzioni clinico-assistenziali aggiuntive. Particolare importanza sarà data a estetica e riconoscibilità, umanizzazione e inclusività, sicurezza, integrazione fra architettura e tecnologie e flessibilità degli spazi.

La gara per i servizi tecnici di progettazione, bandita sulla piattaforma EmPulia con un importo a base d’asta di oltre cinque milioni di euro e finanziata nell’ambito del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, si è conclusa con l’aggiudicazione all’Rtp Ets spa Engineering and technical services, in collaborazione con altri studi e società di ingegneria. Il raggruppamento ha garantito la conclusione della fase di progettazione in 192 giorni: il progetto esecutivo sarà presentato a metà del prossimo anno per poi partire subito con i lavori. «Si tratta - ha detto Sanguedolce - di un investimento strategico che ci consentirà di valorizzare competenze cliniche multidisciplinari già presenti».

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