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Polignano a Mare, quando i tuffi dalle scogliere diventano una tendenza social. E adesso arrivano i vigili

Polignano a Mare, quando i tuffi dalle scogliere diventano una tendenza social. E adesso arrivano i vigili

 
Redazione online

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Polignano a Mare. quando i tuffi dalle scogliere diventano una pericolosa tendenza social. E adesso arrivano i vigili

Di video delle acrobazie dei ragazzi è pieno TikTok ormai da anni, e sono apparsi anche all'indomani della morte di Francesco 'Ciccio' Aronica

Mercoledì 20 Agosto 2025, 10:40

10:41

La tragedia di Francesco 'Ciccio' Aronica, il 22enne di Catania morto dopo un tuffo da circa sei metri a Lama Monachile, Polignano a Mare, non ferma la pericolosa tendenza dei salti spericolati tra le scogliere, quelli che tanto ricordano le acrobazie del Red Bull Cliff Diving. Con una grossa differenza: alla manifestazione sportiva accorrono atleti professionisti, quelli che si trovano ogni giorno sulla spiaggia più nota della Puglia sono invece normalissimi ragazzi, che spesso postano le loro acrobazie sui social. Di video di tuffi a Polignano a Mare ce ne sono a bizzeffe su TikTok, da anni: eppure, nonostante la pericolosità, non ci sono mai stati divieti, ma solo cartelli che invitano ad essere prudenti. Uno dei video più recenti, pubblicato solamente un giorno prima la morte di Aronica, ritrae un ragazzo fare un salto da 25 metri, applaudito da tutta la spiaggia (ma il video riporta una flag: “non imitare”). Un altro ancora è stato pubblicato all'indomani la tragedia, e ritrae due ragazzi tuffarsi proprio nel punto in cui Aronica ha perso la vita, dopo aver battuto violentemente la testa, riportando un grave trauma cranico e una profonda ferita lacero-contusa nella regione fronto-parietale. La scritta sul video: "Non so chi sono ma sono due folli".

Il Comune di Polignano a Mare ha annunciato che i cartelli di avvertimento per la zona non sicura e assenza di bagnino, sia in italiano che in inglese, verranno aumentati, con i vigili urbani a vigilare in zona. Il giorno dopo la tragedia, infatti, sono già intervenuti per fermare altri ragazzi pronti a tuffarsi da altezze pericolose. 

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