Il caso
Polignano, appalti in cambio di favori. Al via il processo, esclusi i testimoni dell’accusa
Nei confronti dei 18 imputati, tra i quali l’ex sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto e il suo vice di allora Salvatore Colella, accusati di presunti appalti pilotati
Al via il processo nei confronti dei 18 imputati, tra i quali l’ex sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto e il suo vice di allora Salvatore Colella, accusati di presunti appalti pilotati in cambio di consenso elettorale e favori. Ieri, nella prima udienza in cui accusa e difesa hanno fatto le richieste di prova, il Tribunale non ha – per il momento – ammesso la lista testi della Procura perché tardiva. Il processo è stato subito rinviato al 6 novembre per il conferimento dell’incarico al perito che dovrà trascrivere le intercettazioni. Alla sbarra ci sono 18 ex amministratori e imprenditori accusati, a vario titolo, di corruzione, turbata libertà degli incanti e subappalto illecito.
L’indagine ad aprile 2022 portò all’arresto (revocato dopo qualche settimana) di Vitto, Colella e tre dirigenti comunali. All’ex sindaco è contestato il presunto appalto truccato per la riqualificazione, da 850mila euro, del lungomare Domenico Modugno. Ci sono poi gli appalti per la manutenzione delle strade e del verde pubblico e per la ristrutturazione di un bene confiscato alla mafia. Tutte gare che sarebbero state «inquinate» con falsi sorteggi dei presidenti delle commissioni e affidamenti diretti sotto soglia, per ottenere - secondo l’accusa - supporto in campagna elettorale. nei confronti dei 18 imputati, tra i quali l’ex sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto e il suo vice di allora Salvatore Colella, accusati di presunti appalti pilotati