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Bari, il bando del Demanio: l'ex caserma Magrone e l'ex ospedale Bonomo potrebbero finire ai privati

 
Redazione online

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Bari, l'ex caserma Magrone e l'ex ospedale Bonomo vanno (temporaneamente) ai privati

Una procedura destinata a investitori ed enti del terzo settore: le strutture dovranno essere destinate ad attività sociali e culturali. Il Comune sta lavorando per utilizzarli come student center

Lunedì 30 Giugno 2025, 17:52

L'ex caserma Magrone e l’ex ospedale Bonomo vanno (temporaneamente) ai privati. Entrambi gli immobili sono destinati a essere riconvertiti in alloggi universitari, nell'ambito del protocollo di intesa firmato a fine 2023 da Agenzia del demanio, Regione Puglia, Comune di Bari, Politecnico di Bari e Adisu. Intanto, in attesa dei lavori di riqualificazione, proprio l'Agenzia del Demanio ha pubblicato il primo avviso pubblico che apre edifici e spazi esterni delle caserme dismesse ai privati, agli enti del terzo settore e agli operatori del mondo del sociale, del turismo e della cultura.

I due immobili sono inseriti nel Piano città degli immobili pubblici di Bari: il termine per presentare l’offerta è alle ore 12.00 del 15 settembre 2025. Al bando di Bari seguiranno altri avvisi pubblici per l’uso temporaneo dei beni immobili che l’Agenzia del Demanio lancerà in varie regioni e che hanno una durata che può variare da 6 mesi a 6 anni.

La riqualificazione delle ex caserme dismesse di Bari è uno dei capitoli di spesa del programma finanziato con il Fondo di Sviluppo e coesione. L'ex ospedale militare Bonomo, destinataria l’Adisu, l’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Puglia, prevede un finanziamento di 30 milioni di euro di fondi Fsc. I lavori nell’ex caserma Magrone sono stati finanziati invece per 10 milioni di euro, destinataria ancora l’Adisu. L’intervento sull’ex caserma Magrone, in particolare, è finalizzato a dare concreta risposta alle esigenze di aule didattiche e laboratori destinati alla ricerca per il Politecnico, alla necessità di creare nuove residenze e alloggi universitari per gli studenti fuori sede, per 150 posti. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un parco con aree verdi e impianti sportivi e ricreativi aperti alla cittadinanza, caratterizzato dall’utilizzo di materiali eco-compatibili e tecnologie innovative integrate con l’architettura e il paesaggio per la produzione di energia pulita, in grado di determinare un contesto urbano resiliente ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici.

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