Dal 2019 al 2023 l’allora primario oncologo dell’Iccs di Bari, Lorusso, avrebbe eseguito oltre 200 visite private completamente «abusive», facendosi pagare in nero dai pazienti anche quando le prestazioni erano a carico del servizio sanitario. È per questo che dopo l’arresto in flagranza dell’estate del 12 luglio 2023 e la condanna patteggiata lo scorso anno a cinque anni in sede penale, il medico barese è stato chiamato a risarcire il danno dalla Corte dei conti.
Negli scorsi giorni il 71enne oncologo, tuttora in carcere a Turi, ha ricevuto un atto di citazione firmato dal sostituto procuratore generale Pierlorenzo Campa con il visto del procuratore regionale Carmela de Gennaro: gli viene contestato un danno da quasi 500mila euro tra indennità di esclusività illegittimamente percepite in un quinquennio (circa 165mila euro) e danno di immagine causato all’Oncologico (il doppio delle retribuzioni): per questa storia l’ospedale barese è stato per mesi sulle prime pagine dei giornali e nei programmi televisivi.
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