Il sindaco Tommaso Minervini non ha mai truccato procedure di appalto, e non temeva di essere intercettato dalla Procura quanto piuttosto da «soggetti non istituzionali»: per questo, anche sulla base di quanto gli fu riferito dai carabinieri, autorizzò una bonifica degli uffici del settore servizi sociali. È in sintesi la linea di difesa con cui il sindaco di Molfetta, 65 anni, si presenterà domani davanti al Tribunale del Riesame per provare a smontare le accuse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dalla gip Marina Chiddo.
Minervini (avvocati Mario Malcangi e Tommaso Poli) ha infatti deciso di non dimettersi dopo l’arresto...