BARI - La Cassazione ha reso definitiva la confisca di case (tra cui due appartamenti a Londra), conti correnti, automobili, orologi Rolex e Bulgari, gioielli e borse di Chanel, Louis Vuitton e Valentino, disposta nel 2021 nei confronti del pregiudicato Vito Martiradonna, dei figli Michele e Mariano; e di Giovanni Memola, Michele Buontempo e Marianna Franchini. Una confisca disposta dopo che erano diventate definitive le pene, dai due ai tre anni, patteggiate per il loro coinvolgimento in un giro di scommesse illegali online.
La Dda di Bari contestava agli imputati (in totale i patteggiamenti furono 14, tra cui quello a un anno e 10 mesi di Tommaso Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss 'Savinuccio') di aver creato un sistema transnazionale di scommesse illegali con un giro d’affari di diverse centinaia di milioni di euro e per questo, una volta diventato definitivo il patteggiamento, quei beni erano stati confiscati.
In sei, tra cui i tre Martiradonna, avevano provato a riprenderli, promuovendo davanti al Tribunale di Bari un incidente di esecuzione e sostenendo come quel patteggiamento fosse stato applicato violando delle norme di legge, motivo per il quale la confisca andava annullata. Tesi che non ha convinto i giudici della Cassazione, che hanno respinto il ricorso e reso quella confisca definitiva.