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Bari, pescatori bloccarono il porto e aggredirono degli agenti: condanne fino a due anni di carcere

 
Redazione online

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porto di Bari

I fatti risalgono al 2019 durante la manifestazione contro l'Ue e il caro benzina

Mercoledì 16 Aprile 2025, 20:22

BARI -  Il tribunale di Bari ha condannato cinque pescatori, protagonisti della manifestazione dell’8 ottobre 2019 a Bari per protestare contro le direttive dell’Unione europea sulle dimensioni delle reti e del caro carburante, a pene comprese tra gli otto mesi e i due anni e due mesi di reclusione. I reati a loro contestati, a vario titolo, sono di lancio di oggetti pericolosi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e interruzione di pubblico servizio.

Nel corso della manifestazione, iniziata la mattina dal lungomare di Bari, circa 500 pescatori partirono in corteo dal molo san Nicola e arrivarono fino al varco della Vittoria del porto, lanciando fumogeni e bombe carta, ferendo agenti di polizia e carabinieri nel corso di alcuni tafferugli e impedendo per alcune ore l’ingresso e l’uscita dei mezzi dal porto. Per cinque pescatori, imputati per la realizzazione di un corteo non autorizzato e (solo uno) per il rifiuto di fornire le proprie generalità alle forze dell’ordine, le accuse sono cadute per prescrizione. Quattro pescatori accusati di lancio di oggetti pericolosi, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate sono invece stati assolti «per non aver commesso il fatto». 

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