BARI - Implementare i servizi di igiene e decoro urbano, migliorare i trasporti da e per l'aeroporto, potenziare i controlli contro l'abusivismo nelle strutture ricettive. Sono queste le misure che il Comune di Bari adotterà utilizzando il gettito dell’imposta di soggiorno, che nell’ambito dell’esercizio finanziario 2024 - nel periodo compreso tra il primo ottobre 2023 e il 30 settembre 2024 - ha superato la quota dei 3 milioni e 615mila euro.
La delibera approvata oggi recepisce le proposte del Comitato di indirizzo composto da tecnici, esperti e rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative. Nel dettaglio, la giunta ha destinato una somma complessivamente non superiore alla metà del gettito per il miglioramento dei servizi comunali, in particolare per: implementare i servizi di igiene e decoro urbano mediante una parziale copertura del servizio di igiene urbana sostenuto dall’amministrazione comunale, tenendo conto dell’impatto che i flussi turistici determinano su tale costo; sostenere interventi sulla mobilità da e per l’aeroporto, e infine potenziare e rafforzare le misure di controllo per il contrasto all’abusivismo nel settore ricettivo, promuovendo specifiche progettualità degli operatori di Polizia locale.
La giunta ha, inoltre, disposto di destinare le somme restanti al potenziamento di iniziative per lo sviluppo del turismo culturale, sportivo, convegnistico ed enogastronomico, con particolare riferimento alla destagionalizzazione dei flussi turistici, allo sviluppo della città a livello internazionale e alla valorizzazione turistica della costa cittadina. In quest’ottica saranno sostenute iniziative che valorizzino la figura di San Nicola quale elemento di identità della città, ed eventi culturali, sportivi, convegnistici ed enogastronomici di particolare rilievo. Il provvedimento approvato oggi dalla giunta dispone, infine, l’utilizzo delle risorse per il potenziamento dei servizi offerti dall’infopoint turistico comunale.
“Siamo tutti consapevoli che il turismo è un fenomeno che ha molte facce - è il commento del sindaco -. Alcune certamente positive, com’è evidente dai dati incoraggianti sulla tassa di soggiorno e dai benefici che, in termini di iniziative e servizi, gli introiti potranno apportare alla città di Bari, oltre alla crescita economica del nostro tessuto imprenditoriale produttivo e commerciale. Altri meno positivi, che impattano sulla vita urbana e sociale della città. Per questo oggi, acquisiti questi dati, crediamo che la città debba interrogarsi in maniera strategica su quale tipo di turismo vuole accogliere, e su quali leve attrattive intende sostenere. Questo si può fare solo attraverso un documento strategico del turismo che la città di Bari, nella sua dimensione metropolitana, intende sviluppare. Siamo convinti che alla gestione delle risorse vada necessariamente affiancato un lavoro di programmazione sulle politiche turistiche della città, che non può prescindere dal coinvolgimento della città stessa. Sappiamo che si tratta di un lavoro complesso e articolato, che deve incrociare il lavoro di altri enti, come la Regione e la Città Metropolitana, gli operatori turistici, gli operatori culturali, le associazioni di categoria, le aziende di trasporto e tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nella definizione di politiche turistiche che ci permettano di valorizzare le risorse della tassa di soggiorno, con l’obiettivo di indirizzare lo sviluppo turistico dei prossimi anni”.