BARI - Non si placa la bufera sollevata dalla vicenda della disabile che dopo la visita all'INPS di Bari si alza dalla sedia a rotelle per entrare in auto. E soprattutto non si fa attendere la replica di chi ha assistito alla scena e l'ha commentata in un post, intercettato e raccontato dalla Gazzetta. Il «testimone oculare» della vicenda è Saverio Santoniccolo, maresciallo dei carabinieri in congedo: è lui ad aver assistito casualmente alla vicenda, poi commentandola.
Il post ha scatenato reazioni contrastanti, ha sollevato obiezioni di ogni forma. Prima di tutto di tanti amareggiati e delusi dalla presunta truffa a scapito di chi invalido lo è, ma non lo è stato riconosciuto per ricevere la pensione. Ma c'è stato anchi chi ha ritenute precipitose le conclusioni del maresciallo, ovvero di essersi trovato di fronte ad una presunta truffa ai danni dell INPS. Il perché? Perché potrebbero essere state altre le cause invalidanti che avrebbero portato la donna ad effettuare la visita medica all INPS utilizzando la sedia a rotelle.
Ma la replica, puntuale e dettagliata, di Santoniccolo non si fa attendere: «Intanto io, se ho un disabile con me e lo devo accompagnare negli uffici dell'INPS, parcheggio ai posti disabili che si trovano all'ingresso (e ce ne sono tanti), non sulle strisce blu a distanza - scrive il maresciallo in pensione -. E se proprio non trovo posto agli stalli riservati, ma ce n'erano, il disabile non lo faccio arrivare al parcheggio sulla sedia a rotelle, mi porto con la macchina all'uscita dell'inps, sotto la porta di ingresso, magari mettendomi in doppia fila e lo faccio accomodare in macchina, ma non sul sedile posteriore ma comodamente seduto su quello anteriore». Quindi maresciallo? «Io, per le modalità che ho osservato, ho ritenuto trattarsi di una truffa e nessuno può impedirmi di pensarlo».
