BARI - Potrebbe allargarsi ipotizzando il danno ambientale l’indagine penale sul crollo della palazzina in via Pinto 6. Al momento nel fascicolo è contestato, a carico di ignoti, il crollo colposo. La nuova ipotesi di reato potrebbe essere formalizzata quando gli inquirenti si saranno fatti un’idea più chiara della situazione, avranno raccolto tutti i documenti e concluso almeno la prima parte della consulenza tecnica affidata al professor Antonello Salvatori. E soprattutto quando gli enti preposti avranno terminato gli accertamenti sulla contaminazione dell’area e sulla eventuale dispersione di sostanze nocive, trasmettendo gli esiti agli inquirenti.
Gli aspetti su cui l’inchiesta dovrà far luce sono molteplici ma quello da cui partirà ogni valutazione è la causa del crollo. Un quesito complesso dal momento che i cinque piani della palazzina sono implosi frantumandosi al suolo e che su quel che resta del relitto in ferro e cemento sono al lavoro ormai da più di una settimana vigili del fuoco e tecnici incaricati della messa in sicurezza...
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