BARI - Gli stessi giudici che hanno confermato la condanna a un anno e sei mesi di reclusione per stalking temevano che Giuseppe Manica potesse di nuovo molestare e minacciare Michele Esposito. Il 70enne, ispettore Inps, adesso in carcere per tentato omicidio ai danni del consulente finanziario e già giornalista 51enne, ferito gravemente nel vano ascensore del condominio a Poggiofranco in cui vivono entrambi, non aveva manifestato alcuna forma di pentimento. Nelle motivazioni di una delle due sentenze di condanna (poi definitive) nei confronti di Manica, ritenuto responsabile per stalking e lesioni ai danni di Esposito, i giudici, negando la sospensione condizionale della pena, sottolineavano a fine novembre 2022 la sua «capacità delinquenziale», circostanza desumibile dalla «reiterazione e gravità delle sue condotte» oltre che dal «perpetrarsi delle stesse dopo il periodo contestato nel presente giudizio» (periodo 2017-2019)...
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