Sabato 06 Settembre 2025 | 21:22

Bari-Sampdoria, punti pesanti. Longo: «Lo spirito giusto»

 
ANTONELLO RAIMONDO

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ANTONELLO RAIMONDO

Bari, poker in attacco: Longo alza l’asticella

L'intervista: «Non è la squadra in difficoltà di due mesi fa. Hanno rivoluzionato l’organico a gennaio, hanno spazzato via la negatività»

Domenica 02 Marzo 2025, 13:24

Longo, come immagina Bari-Sampdoria?

«Quando arrivi nel pezzo finale di campionato ogni partita diventa importante. Ogni punto può pesare in maniera notevole sul percorso. Dobbiamo affrontare questo finale con un mood positivo, con la voglia di volerci migliorare, superare e vederci protagonisti. Questo va dimostrato sul campo con una base di approccio, intensità, voglia e agonismo che è la base per appoggiare qualsiasi idea tattica. Dobbiamo dimostrare di voler fare a tutti i costi qualcosa di importante. Ci aspettiamo una Samp forte. Non è la squadra in difficoltà di due mesi fa, ha trovato la sua fisionomia tattica e tecnica, crea tantissimo. Hanno rivoluzionato l’organico a gennaio, hanno spazzato via la negatività».

Quali saranno i temi tattici?

«Sappiamo della difficoltà della partita, ma allo stesso tempo sappiamo cosa possiamo offrire noi e che ce la giochiamo con tutti. Dipende da quanto noi desidereremo affrontare questa gara con il piglio giusto. Dovremo essere bravi sui duelli. Giocano in un modo simile al nostro. Stanno facendo il 3-4-2-1. Dovremo impattare bene sull’atteggiamento tattico, avendo la pulizia tecnica per trovare linee di passaggio che possano far male, ad una squadra forte tecnicamente e fisicamente».

Si può rischiare qualcosa di più in attacco considerando il distacco dalla quint’ultima?

«Otto punti sono un buon margine sui playout ma non ci permettono di stare tranquilli. È una valutazione che abbiamo già affrontato in campionato. Dipende da come consideriamo i calciatori sul piano delle caratteristiche. Quello che conta è l’atteggiamento. Non è il numero di giocatori offensivi che ti permette di creare di più, ma l’atteggiamento. Poi dipende anche dalla condizione fisica e mentale. Per questo insisto che le cose si analizzano sempre dopo mentre io devo decidere prima: quando Falletti giocava e non incideva ci interrogavamo su certi temi. Noi dobbiamo essere bravi a pescare quando c’è abbondanza i giocatori che stanno bene, che abbiano un impatto positivo sulla gara. Novakovich, per esempio, è rientrato da 45 giorni di stop, Lasagna è stato fermo un mese, Favilli ha avuto qualche problema, Pereiro è arrivato ma non aveva mai giocato, stiamo cercando di alzargli la condizione. Io devo essere bravo a sbagliare meno possibile».

A proposito di Falletti, come lo vede dopo tre panchine di fila?

«Sta lavorando bene. Chi vuole giocare o riconquistare il posto deve sfruttare allenamenti e ogni singolo momento dimostrando di avere il fuoco dentro. I posti in squadra si conquistano dando segnali, come ha fatto Bellomo».

Bellomo, già.

«Penso che faccia meglio negli ultimi 30 metri, ha balistica, conclusioni, imbucate. Ha fatto anche il centravanti con il Brescia, fui massacrato quando si lesse il nome di Bellomo nella distinta».

Quanto sta crescendo Maggiore?

«Credo che più si allena con la squadra più crescerà. Sono contento per la prestazione a Mantova più che per il gol, ha lavorato con tempi corretti, ha pulito due tre situazioni importanti. Maita e Benali li conoscete. Sia Maiello che Saco sono in crescita, mi stanno dando buoni segnali».

Le caratteristiche degli esterni incidono nelle scelte offensive?

«L’equilibrio passa anche dalla composizione di altri ruoli. Vorremmo risolvere tutto mettendo più giocatori offensivi, ma non è così. Capita anche al Psg di fare fatica con tanti attaccanti. Abbiamo esterni che cerchiamo di far lavorare in grande condizione offensiva. Possono dare grande apporto in quella fase. Bisogna essere tutti al 110% per reggere altri due calciatori offensivi».

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