BARI - Ha ammesso tutto, e non poteva fare diversamente dopo che i carabinieri hanno trovato sia l'arma che i vestiti indossati nella sera di mercoledì 26 febbraio quando il 70enne Giuseppe Manica ha accoltellato un suo vicino, un 51enne, che ora è in prognosi riservata al Policlinico di Bari: "Mi prendo le mie responsabilità, spero che muoia".
I due abitano nello stesso condominio, al quartiere Poggiofranco di Bari. La sera di mercoledì il 51enne era uscito di casa alle 22.40 per portare il cane a spasso. Quando è rientrato ha trovato Manica all'esterno dell'ascensore. Tra i due negli anni c'erano stati litigi per motivi condominiali. La vittima ha più volte denunciato episodi di stalking e anche aggressioni. "Ti giuro che se dovesse accadermi qualcosa - diceva Manica al 51enne -, se mi dovessero condannare, dovrai avere paura ogni volta che mi incontrerai. Ti prometto che ti taglio la gola (accompagnando la minaccia con il gesto del pollice che scorre sotto la gola; quindi continuava dicendogli non avrò più nulla da perdere. Ti taglio la gola. Ti taglio la gola. Te lo prometto".
Quando i carabinieri sono intervenuti sul luogo dell'aggressione hanno trovato alcuni residenti che hanno indicato loro Manica senza esitare. La vittima era al quinto piano, sul pianerottolo, riverso a terra in una pozza di sangue scuro, rannicchiato sul fianco sinistro: ha avuto la forza di dire che il "coltello era stato buttato nella fessura tra l'ascensore e la tromba d'aria" e con il dito ha "indicato il suo aggressore", "un uomo anziano mantenuto da un giovane, seduto in terra" sullo stesso pianerottolo. Il pensionato aveva ancora le mani sporche di sangue, nonostante avesse tentato di lavarle nel lavatoio sul balcone della cucina.
Manica avrebbe riferito ai militari che il 51enne gli avrebbe "rovinato la vita. Sono stato io, mi prendo le mie responsabilità. Mi hai rovinato la vita, disgraziato", ha continuato. La vittima, nonostante le ferite lacero contuse in corrispondenza del volto e la parte antistante il collo, in corrispondenza della carotide, al momento, e' cosciente e respira autonomamente, ma la sua prognosi resta riservata. I militari hanno recuperato l'arma esattamente dove indicato dal 51enne: il coltello da cucina, con manico in plastica e una lama da 17 cm, era stato gettato nell'intercapedine dell'ascensore. Il 70enne, in attesa di udienza di convalida, e' stato portato in carcere: l'uomo era gia' noto alle forze dell'ordine per precedenti reati, era stato ammonito dal Questore nel 2018 e condannato nel 2019 e nel 2022 per atti persecutori commessi ai danni della vittima e della sua famiglia.
La vittima è stata portata al Policlinico dove è stata operata per ridurre le conseguenze delle profonde ferite inferte da Manica. Poi il ricovero in Rianimazione, in prognosi riservata. Nella serata di oggi giovedì 27 il 51enne è stato estubato: domani venerdì 28 è previsto il trasferimento in un reparto ordinario per la successiva dimissione.