L'iniziativa

Bari, insulti razzisti a Dorval, il sostegno di un piccolo tifoso biancorosso in un cartellone

“Il razzismo è frutto dell’ignoranza”, parola di Miguel tifoso biancorosso di 7 anni che ha voluto sostenere così Dorval alla ripresa degli allenamenti

BARI - «Non starò mai zitto su questo genere di discorsi, la lotta continua, grazie a tutti per il vostro sostegno. È una lotta difficile, richiederà tempo e coraggio, ma la vinceremo!!!». Il «giorno dopo» è all’insegna della determinazione per Mehdi Dorval che lancia un eloquente messaggio sui sui profili social. Il convulso match tra il Bari e la Cremonese si è concluso con il 24enne franco-algerino indemoniato da un lato, in lacrime dall’altro. L’ombra del razzismo si allunga nuovamente su un ragazzo che sembra quasi diventato un «bersaglio» nell’attuale stagione cadetta. Un episodio che, nella sua gravità, accende ancora i riflettori sul laterale biancorosso dopo un mese in altalena, tra le insistenti voci di mercato culminate nel mancato trasferimento al Napoli e prestazioni scandite da luci e ombre. Una cosa, però, è certa Dorval avrebbe preferito conquistare i «titoloni» soltanto per il valore delle sue prove, spesso decisive, ma ancora incostanti.

Intanto non sono mancati i momenti di sostegno da parte dei tifosi biancorossi. In particolare il piccolo Miguel, di 7 anni, che ha voluto sostenere Dorval con un cartellone mostrato alla ripresa degli allenamenti: “Il razzismo è frutto dell’ignoranza”, recita. «Che sia di esempio per i più “grandi” di età ma a quanto pare non di cervello», commentano sui social dopo aver postato la foto dell'incontro tra il calciatore e il suo piccolo fan.

Procura al lavoro - Opportuno, però, ricostruire una vicenda che quasi certamente avrà una coda in sede di giustizia sportiva. Il finale di partita tra i biancorossi e i lombardi è rovente: i pugliesi raccolgono proprio un pareggio ormai insperato all’ultimo affondo portato dal numero 93 ben servito da Favilli: determinante, però, è la goffa deviazione nella sua porta di Bianchetti. I grigiorossi vedono sfumare un successo che già sentivano in tasca: al triplice fischio vola sicuramente qualche parola di troppo, ma l’atmosfera si incendia ulteriormente all’improvviso, quando spunta il volto di Dorval trasfigurato tra lacrime e rabbia. A fatica si contengono i tentativi di contatto tra le due formazioni, ma il delegato della Procura Federale assiste alla baruffa e pare proprio che ne abbia colto ogni sfumatura. Al punto che negli spogliatoi, nessuno ha dubbi sul fronte barese: il ragazzo franco-algerino è stato apostrofato con epiteti di matrice razziale, il tecnico Moreno Longo fa chiaramente intendere quale frase sia stata rivolta al suo calciatore («negro di m…») e chi sia stato l’autore (Franco Vazquez, 35enne trequartista italo-argentino), esponendosi in prima persona al fine di rompere il muro di omertà che sovente fa da cornice a simili episodi. Sulla sponda lombarda, il direttore generale Paolo Armenia smentisce, invece, l’accaduto. «Abbiamo parlato con il ragazzo che ha negato nel modo più assoluto di aver rivolto offese di tal genere all’avversario. Per noi il discorso finisce qui». Dorval e Vazquez sono già stati ascoltati dalla procura federale che oggi trasmetterà gli atti al giudice sportivo: se l’insulto fosse confermato, il calciatore della Cremonese rischierebbe una squalifica non inferiore alle dieci giornate. Nel frattempo, la catena della solidarietà attorno a Dorval è già scattata: dai compagni al club, molti sono stati i messaggi diffusi per sostenerlo.

BEN DUE PRECEDENTI - Il laterale dei Galletti giù in due occasioni è finito al centro di momenti di evidente tensione in campo. Il 10 novembre 2024, nel match vinto 2-0 a Salerno, dopo un duro contrasto con il granata Stojanovic, è cercato con veemenza dall’avversario che, per comportamento aggressivo, è anche ammonito. «Sono state dette parole gravi», trasparì poi dall’ambiente campano, senza, però, che la vicenda avesse un seguito. Il 12 gennaio a Reggio Emilia (match terminato 0-0), il pubblico di casa lo prese di mira, al punto da rendere necessaria la diffusione di un messaggio diffuso dagli altoparlanti dello stadio su indicazione dell’arbitro. Quindi, la «vicenda Napoli» negli ultimi giorni del mercato invernale che sembra averne anche condizionato il rendimento. I numeri di Dorval restano un fattore nella stagione del Bari: 25 presenze, quattro gol tutti determinanti (successi con Frosinone e Cesena, pari con Catanzaro e Brescia per un totale di otto punti portati alla causa), la prospettiva di tornare protagonista sul mercato estivo. A patto di ritrovare subito serenità e prestazioni.

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