BARI - Il polmone verde pubblico da circa dieci ettari che ospiterà il Parco della giustizia di Bari, in costruzione nell’area delle ex caserme Milano e Capozzi, sarà affittato a titolo gratuito dall’Agenzia del Demanio al Comune di Bari per 19 anni. La stessa Agenzia garantirà per tre anni la manutenzione delle aree attrezzate a verde, impegnandosi a verificare la possibilità di trasferire la proprietà delle aree all’amministrazione. In cambio il Comune dovrà sottoscrivere il contratto di locazione a titolo gratuito e provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria del parco, così come alla sua custodia, vigilanza e sicurezza. È la sintesi dello schema di protocollo di intesa fra Comune, ministero della Giustizia e Agenzia del Demanio finalizzato alla gestione del parco, approvato dalla giunta comunale. Le aree interessate, spiega l'amministrazione in una nota, saranno prese in consegna a conclusione dei lavori e del collaudo «con l’impegno di formulare istanza di trasferimento in proprietà».

Il sindaco Vito Leccese: «Rappresenta l’aria pulita che vogliamo respirare»
Mercoledì 12 Febbraio 2025, 18:19
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Secondo il progetto il parco sarà il più esteso di Bari con oltre 900 alberi, tra nuove piantumazioni e recupero di quelle esistenti. Il cuore sarà definito da un anello verde e blu, un percorso che si snoderà fra diversi ecosistemi. Ci saranno anche impianti per lo sport e il tempo libero, con campi da tennis, calcetto, basket, aree gioco per bambini, spazi fitness e orti urbani. Senza dimenticare le aree dedicate ad arte e cultura. Il tutto valorizzato dall’impiego della pietra di Trani, richiamo ai rivestimenti del centro storico di Bari.
«Il progetto - spiega il sindaco, Vito Leccese - ha il grande merito di essere pensato per garantire una sede idonea e finalmente all’altezza dell’importanza che la funzione giudiziaria e il lavoro degli operatori della giustizia del distretto barese rivestono». «La giustizia - aggiunge - ha liberato la città dal giogo delle mafie e della criminalità permettendole di tornare a respirare. Di qui l’idea di creare una bolla di ossigeno verde intorno alla sede dei nuovi uffici giudiziari, che in qualche modo rappresenti l’aria salubre che vogliamo respirare a Bari».