BARI - Un progetto che «strizza l’occhio a Chaplin» e che vuole «raccontare storie, regalare emozioni talvolta capaci di rendere, per un attimo, veritieri persino i sogni». Così il direttore artistico del teatro Abeliano di Bari, Vito Signorile, ha definito il progetto 'Tempi moderni presentato oggi e che celebra i 50 anni del teatro. Il nome è un omaggio al film del celebre attore del cinema muto Charlie Chaplin.
«Il progetto - spiega l’assessora alle Culture del Comune di Bari, Paola Romano -si schiera in difesa della dignità dell’uomo contro il dominio della macchina e l’asservimento alla violenza della produttività e del profitto. Rivela l’attenzione agli umili che ha sempre contraddistinto il percorso della compagnia. Romano evidenzia che «nei prossimi tre anni Vito Signorile e il suo gruppo ci accompagneranno a riflettere sui tempi che viviamo non solo attraverso il teatro, ma attraverso un’offerta multidisciplinare che pone la massima attenzione proprio agli ultimi, agli umili». «I diritti delle persone e dei popoli - aggiunge Signorile - sono spesso calpestati, tanto nei tribunali quanto nelle relazioni internazionali. Vogliamo sperare che il teatro, la poesia, la musica, la danza ma anche la denuncia possano rivelarsi armi efficaci, le uniche armi che abbiamo e che intendiamo usare». Nel prossimo triennio sono previste collaborazioni, tra gli altri con il festival multidisciplinare Maschere d’olivo, I solisti e JazzAteatro.