Sabato 06 Settembre 2025 | 11:17

Bari, donna si allontana dal reparto di psichiatria, ritracciata dai carabinieri grazie al telefono della figlia. La replica: «Ha lasciato il ps in autonomia»

 
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Bari, carabiniere rintraccia donna che si allontana dal reparto di psichiatria grazie al telefono della figlia

La donna era ricoverata al San Paolo: il marito ha denunciato la scomparsa e il maresciallo l'ha convinta a tornare indietro

Giovedì 06 Febbraio 2025, 10:09

17:58

BARI - Si è allontanata dal reparto di psichiatria dell’ospedale San Paolo di Bari dove era stata ricoverata il giorno prima prima, facendo perdere le proprie tracce. Accortosi della fuga, suo marito ha denunciato la scomparsa ai carabinieri che, dopo qualche ora, l’hanno rintracciata e convinta a tornare indietro. E’ successo lo scorso 31 gennaio a Bari, la notizia è stata resa nota oggi.

La denuncia dell’uomo è stata presa in carico da un maresciallo della compagnia di Bari San Paolo che, dopo aver confortato la figlia tredicenne della coppia, attraverso il cellulare della ragazzina ha utilizzato un escamotage per iniziare una lunga conversazione telefonica con la donna scomparsa. Dopo diversi minuti di chiamata, il maresciallo ha convinto la donna a cedere il telefono a un passante, riuscendo così a localizzarla vicino a un ristorante di Modugno, alle porte di Bari. Senza perdere mai il contatto telefonico, una pattuglia è arrivata sul posto soccorrendo la donna e riaccompagnandola in ospedale.

La rettifica di carabinieri e Asl: allontanamento autonomo dal pronto soccorso

In una successiva rettifica, i carabinieri precisano che la donna si è allontanata autonomamente dalla sala rossa del pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove era in osservazione dal giorno precedente, per aver tentato il suicidio attraverso l’assunzione di un mix di farmaci.

«La paziente non è mai stata ricoverata nel reparto di Psichiatria del San Paolo - scrive in una nota la direzione generale Asl Bari -. Non c'è stata nessuna fuga, ma un allontanamento volontario dal Pronto soccorso. Questa la ricostruzione di quanto accaduto in ospedale: la donna, il giorno 30 gennaio si è recata in pronto soccorso presso il P.O. San Paolo in compagnia del marito alle ore 17.54 per assunzione di 4 compresse di Nebilox (Nebivololo). Presa in carico e contattato il Centro Antiveleni, è stata idratata e tenuta sotto osservazione per 24 ore. Alle ore 13.19 del 31 gennaio è stata richiesta consulenza psichiatrica espletata nell'immediatezza dal Medico di Guardia del reparto di Psichiatria, cui è seguita una consulenza neurologica da parte del consulente neurologo. Alle 14.35 viene riportato dal Medico del turno successivo in pronto Soccorso che il marito della paziente riferiva che la donna si fosse allontanata volontariamente ad accertamenti incompiuti.
Tanto si relaziona per dovere sottolineando che la paziente non si trovava in regime di ricovero presso alcun Reparto del P.O. San Paolo, che la stessa era in compagnia del marito e che era in atto, in regime di volontarietà, l'iter degli accertamenti necessari».

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