BARI - Un senso di incompiuto, un destino a metà. Nella città che cambia con le grandi riqualificazioni (da piazza Moro a via Manzoni, solo per citare gli esempi più eclatanti del progetto varato dalla giunta Leccese), il destino di Corso Cavour resta un po’ in sospeso. La centralissima strada, arteria principale per collegare il cuore della città agli altri quartieri, nonché «sede» del Teatro Petruzzelli, si presenta come se avesse due volti.
Frequentata, dinamica, vissuta dai giovani (grazie alla presenza di riferimenti quali il McDonald’s o la celebre gelateria Gasperini) negli isolati che portano dall’incrocio con corso Vittorio Emanuele fino al Politeama, per poi trasformarsi in un volto decisamente più rétro e decadente man mano che ci si avvicina al ponte XX Settembre...
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