BARI - È stata chiusa a chiavi in casa dal suo fidanzato la ragazza di 29 anni ma, dopo quell'episodio seguito a una serie di maltrattamenti, la vittima ha deciso di non denunciare il compagno e convivente. Solo in occasione di un successivo episodio, anche questo molto grave, lo ha fatto consentendo alla Polizia di Stato di Bari di arrestare il presunto responsabile, un 27enne. Nei suoi confronti gli agenti della Questura hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica. Deve rispondere di maltrattamenti e di rapina aggravata nei confronti della compagna.
L'episodio del presunto sequestro è accaduto in una cittadina dell'hinterland barese. Risale alla mattina del 23 gennaio scorso, quando la vittima ha chiesto aiuto, attraverso la piattaforma nazionale Youpol, collegata alla Sala Operativa della Questura di Bari, riferendo di temere per la propria incolumità a causa del rapporto conflittuale con il compagno, caratterizzato da abituali minacce e, talvolta, violenze fisiche. In particolare, la ragazza ha riferito di essere stata chiusa dal fidanzato nella sua abitazione, in una cittadina dell’hinterland barese, e di non poter uscire poiché priva delle chiavi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile. Dopo aver dialogato con la vittima attraverso il cancello e averne accertato le buone condizioni apparenti, sono riusciti a liberarla. Negli Uffici di Polizia, la giovane, però, ha manifestato la volontà di non voler sporgere querela formale e ha rifiutato la possibilità di essere collocata in una struttura protetta. Nel primo pomeriggio del giorno seguente, il 24 gennaio, il Numero Unico di Emergenza è stato contattato nuovamente dalla vittima.
Quest'ultima, molto turbata, ha chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, poiché il compagno era entrato, attraverso la finestra del balcone, nella sua abitazione di Bari, danneggiando svariate suppellettili presenti in casa e sottraendo, con violenza, il cellulare alla ragazza che, spaventata, si era rifugiata nell’abitazione dei vicini. Considerato quanto accaduto, la donna, finalmente, si è decisa a denunciare il compagno. Di qui il provvedimento cautelare in carcere eseguito dalla Squadra Mobile di Bari.
