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Al Politecnico di Bari realizzato un processore ottico per i satelliti del futuro

 
Redazione online

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Al Politecnico di Bari realizzato un processore ottico per i satelliti del futuro

Sarà in grado di processare grandi quantità di dati, direttamente a bordo dei dispositivi che vengono utilizzati per l’esplorazione spaziale

Mercoledì 29 Gennaio 2025, 15:38

BARI - Un processore ottico per i satelliti spaziali, più veloce e più piccolo di quelli esistenti, in grado di processare grandi quantità di dati, direttamente a bordo dei dispositivi che vengono utilizzati per l’esplorazione spaziale. Il progetto, nato nel laboratorio di Optoelettronica del Politecnico di Bari, è stato battezzato 'LiNbO3-based Photonic Fft processor' e ha vinto il primo premio nella sezione 'Idea del Telespazio technology contest, organizzato da Leonardo e Telespazio per premiare studenti, dottorandi e giovani ricercatori provenienti da università di tutto il mondo che propongono idee innovative nel settore spaziale e della new space economy.

L’idea è frutto del lavoro di un team composto dalla dottoranda di ricerca Annarita di Toma e dal ricercatore Giuseppe Brunetti, supervisionato dalla docente Caterina Ciminelli. Il premio è stato consegnato ieri a Bruxelles nel corso della 17esima edizione dell’European space conference, è stato selezionato da una giuria internazionale di esperti del settore, tra le proposte di 29 team provenienti da 26 università in Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, Polonia, Argentina, Perù, Colombia, Cina e India. L’idea, spiega il PoliBa in una nota, «si basa su un processore fotonico in niobato di litio, in grado di svolgere elaborazioni di dati in real-time, con ridotto peso e ingombro e, pertanto, è idoneo a essere installato su satelliti di nuova generazione equipaggiati con sistemi Sar (Radar ad apertura sintetica) che consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione da grandi distanze». Il premio da 5mila euro permetterà l’avvio di un processo di pre-incubazione per giovani imprese innovative da Cesah GmbH, nella rete di incubatori di impresa istituita dall’Agenzia spaziale europea.
Per il rettore, Francesco Cupertino, si tratta di «un riconoscimento importante voluto da due giganti del settore aerospaziale che conferma l’eccellenza scientifica e la capacità di innovazione del Politecnico di Bari e dei suoi talenti».

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