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Anche la Procura di Bari torna (per ora) all'analogico: «App malfunzionante, personale non formato»

 
Redazione online

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Anche la Procura di Bari torna (per ora) all'analogico: «App malfunzionante, personale non formato»

«Il sistema è molto lento e non supportato da hardware e reti idonee», mancano gli scanner per la scansione degli atti

Mercoledì 15 Gennaio 2025, 15:57

BARI - Il sistema informatico App, destinato al deposito degli atti in via telematica nella Procura di Bari è "malfunzionante e pertanto compromette il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria». E per questo, come si legge nel provvedimento firmato dal procuratore Roberto Rossi, almeno fino al 30 gennaio il deposito degli atti in Procura dovrà avvenire anche in modalità analogica. Dalle prime sperimentazioni svolte nella Procura di Bari è emerso come «il sistema è molto lento e non supportato da hardware e reti idonee», mancano gli scanner per la scansione degli atti, «non vi è stata una seria formazione del personale», e spesso atti e fascicoli caricati non vengono visionati dai gip o dai giudici del dibattimento. Avendo attestato il malfunzionamento del sistema informatico, quindi, magistrati e personale amministrativo in servizio nella Procura sono stati autorizzati a redigere «in forma di documenti analogici ed a depositare con modalità non telematiche» atti, documenti, richieste e memorie, «nonché tutti gli atti relativi alla fase predibattimentale e dibattimentale».

Fino al 30 gennaio quindi (ma la data può essere prorogata), il procuratore ha autorizzato la procedura «del cosiddetto 'doppio binariò per gli atti suddetti, sicché il deposito degli stessi dovrà avvenire anche con modalità analogiche». Allo stesso tempo, però, si raccomanda «l'utilizzo costante di App e di tutte le sue funzionalità per tutti gli atti per i quali, in fase di indagini preliminari, è consentito il cosiddetto doppio binario per il deposito», al fine «di consentire a tutti i soggetti abilitati interni la più rapida familiarizzazione con l'applicativo APP, individuarne le eventuali criticità e implementare quanto prima la formazione interamente telematica del fascicolo delle indagini preliminari».

La decisione del capo dei pm baresi segue quella presa a inizio gennaio anche dal Tribunale di Bari, con provvedimento firmato dal presidente Alfonso Pappalardo, con cui era stato sospeso il processo penale telematico per i malfunzionamenti

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