BARI - Il processo per corruzione e turbativa d’asta nei confronti del consigliere regionale ed ex assessore Filippo Caracciolo rischia di essere travolto dalla prescrizione. Lo ha segnalato la pm Savina Toscani nel corso dell’udienza di ieri davanti al Tribunale collegiale (prima sezione, presidente Abbattista), dove è in corso l’esame dei testi dell’accusa: secondo la Procura di Bari l’appalto da 5,8 milioni per i lavori a una scuola di Corato sarebbe stato aggiudicato a un imprenditore amico dell’esponente Pd attraverso l’intermediazione dell’allora direttore generale dell’Arca Puglia centrale, Sabino Lupelli.
L’episodio centrale della vicenda è un pranzo al ristorante «Tabula Rasa» di Bari in cui - secondo l’accusa - si sarebbe chiuso l’accordo corruttivo tra i tre imputati cioè Caracciolo, Lupelli e l’ex dirigente comunale Donato Lamacchia. Il quarto partecipante al pranzo era l’imprenditore Massimo Manchisi, beneficiario dell’appalto, che ha nel frattempo patteggiato...
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