Lo show
Bari, ecco le «bollicine» di Max Giusti al TeatroTeam: «Spettacolo senza filtri»
L’entusiasmo contagioso è una degli elementi principali del suo carattere, ma Max Giusti sa sempre quali corde toccare, nello spettatore, per divertirlo.
«Tra gli one man show portati in scena finora, “Bollicine” è il più bello e travolgente che abbia mai fatto, ne sono certo. Più schietto, contemporaneo e diretto del solito. Basti pensare che inizio con lo smoking e finisco in maniche corte. Ci ho messo tre anni a scriverlo e ne vado fiero: mi sento come se avessi comprato un motorino nuovo, non vedo l’ora di mostrarlo a tutti». L’entusiasmo contagioso è una degli elementi principali del suo carattere, ma Max Giusti sa sempre quali corde toccare, nello spettatore, per divertirlo. In una comicità mai banale e soprattutto mai volgare. Il comico romano è molto atteso, nel suo ritorno al Teatroteam di Bari, in un genere in cui eccelle: la stand-up comedy irriverente ed esilarante. Gli appuntamenti di «Bollicine»: sabato 14 dicembre (alle 21) e domenica 15 (alle 18,30), info 080.521.08.77, biglietti acquistabili on line su teatroteam.it o al botteghino di via Argiro 73.
«In “Bollicine” voglio letteralmente “stapparmi” - spiega Max -, sprigionare tutta l’energia che ho e dire le cose senza filtri».
Tra queste, lei tirerà fuori anche le verità più scomode, come i danni che ha creato il patriarcato alle donne, ma anche agli stessi uomini.
«La società è cambiata, e quelle pseudo certezze che credevamo di avere raggiunto, non ci sono più. Per questo motivo tutti noi ci ritroviamo a vagare nell’oscurità. Quella tra uomini e donne sembra quasi una guerra tra i sessi, ma proprio in questi momenti abbiamo bisogno di ridisegnare i confini in cui ci muoviamo. Tutto questo lo racconterò con il filtro della comicità: ad esempio, il racconto di come si cena nella famiglia contemporanea - vi assicuro - farà molto ridere».
Lei è padre di due figli adolescenti: tratterà anche del loro mondo?
«Certo, parlerò di come oggi si crescono i figli con in testa dei modelli totalmente superati. È diventato uno scontro generazionale, soprattutto sulla cultura musicale. Con l’auto-tune in mano provo a riprodurre il mondo della musica trap. È un mondo molto distante dalla cultura musicale con cui è cresciuta la mia generazione».
A proposito di musica, sarà accompagnato anche stavolta da dei musicisti?
«Non mancherà la Super Max Band, ma rispetto agli spettacoli precedenti ogni passaggio musicale sarà prettamente legato a ciò che accade sul palco».
Quando si pensa a Max Giusti, oggi, non si può non pensare allo straordinario imitatore che è in lei.
«In questo spettacolo non volevo portare nessun personaggio, ma due in particolare hanno insistito tantissimo per esserci, Aurelio De Laurentiis e Alessandro Borghese. Tra l’altro qualche giorno fa ho incontrato Luigi de Laurentiis, figlio di Aurelio, e mi ha detto che suo padre si diverte moltissimo quando si rivede nelle mie performance».
Le è mai capitato che qualche vip non apprezzasse la sua caricatura?
«Sì, ma si sono ricreduti quasi tutti».
Ha qualcuno in canna che vorrebbe tanto fare?
«Avevo Fabio Capello, che ha letteralmente “spaccato” nel GialappaShow. Ora ne ho un altro in mente, ma fa così tanto rumore che non posso anticiparlo, per non bruciarlo».