Giovedì 23 Ottobre 2025 | 22:49

Tutti a caccia di deleghe: a Bari è fermento in maggioranza

Tutti a caccia di deleghe: a Bari è fermento in maggioranza

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Tutti a caccia di deleghe: a Bari è fermento in maggioranza

Ambiti in particolare i mandati allo sport e alle politiche giovanili

Mercoledì 04 Dicembre 2024, 11:16

BARI - Se fossero letterine da mettere sotto il grande albero della sala Massari – non a caso a pochi passi dall’ufficio del sindaco – scriverebbero: «Caro Babbo Natale, quest’anno fammi avere in regalo una delega». Potrebbe essere questa la commovente scena da film natalizio per il prossimo cinepanettone che sta andando in scena al Comune di Bari. Dal titolo «Vacanze di Natale su delega».

Sì, le tanto agognate deleghe para-assessorili che in questi giorni stanno alimentando gli appetiti e i desiderata dei consiglieri comunali. L’ultima prova lunedì sera nel vertice di maggioranza, convocato da Vito Leccese principalmente con gli esponenti del Pd (presente anche il segretario cittadino dei dem Gianfranco Todaro), per fare il punto sulle deleghe che il sindaco si appresta a distribuire come carte dal mazzo all’interno della maggioranza. Accontentando chi è rimasto fuori dalla squadra di giunta e rimpolpando qualche assessorato.

Nel sacco natalizio di Leccese ci sono le deleghe che ha trattenuto per sé, alcune delle quali pesanti. L’elenco annovera urbanistica, contenzioso, sport, personale, politiche attive del lavoro, fondi comunitari, grandi eventi e rapporti internazionali. Materie sulle quali al momento nessun assessore in carica può toccare palla.

E se la palla deve rotolare, ecco la fila (insolita) per la delega allo sport. Sono almeno tre gli aspiranti che si contendono la guida del vasto mondo sportivo. C’è in pole Pietro Petruzzelli che da assessore alla Blue Economy, al Turismo e allo Sviluppo locale non vuole proprio appendere le scarpette al chiodo. Scalpita a bordo campo per tornare a quella delega già tenuta durante i lunghi dieci anni di amministrazione Decaro. Ma deve fare i conti con le ambizioni di due consiglieri Pd, il lacarriano Antonio Bozzo e il decariano Lorenzo Leonetti. Sì proprio lui, pronto a rimettere la delega da «sindaco della notte» (anche se da agosto ad oggi non c’è alcun decreto sindacale che ha ufficializzato tale incarico) pur di conquistare la casella del consigliere delegato allo Sport.

Sulle Politiche Giovanili si è fatto avanti Fabio Sisto, 32enne alla sua prima esperienza comunale dopo gli anni al Municipio 1, ma sarebbe pronto a compiere un passo indietro solo per la sua collega, la docente scolastica Giovanna Salemmi. Altra sfida per le Politiche attive del Lavoro sul quale ha fatto un pensierino il consigliere Nicola Amoruso. Resterebbero fuori da questo giro di deleghe comunali Michelangelo Cavone e Micaela Paparella, per i quali Leccese ha invece in serbo le deleghe alla Città Metropolitana. Con il primo verso i Lavori Pubblici e la Viabilità e la seconda verso la Cultura (anche se nelle ultime ore è avanzata la candidatura dell’ex assessora Francesca Bottalico, espressione della Convenzione e tra le più suffragate alle elezioni metropolitane dello scorso ottobre).

Insomma, una corsa verso le deleghe, che in realtà per un consigliere valgono operativamente poco. Non partecipa alle sedute di giunta, non ha un budget di spesa e spesso non ha nemmeno una stanza a lui assegnata. A parte qualche fortunata eccezione – tra i consiglieri delegati più illustri durante la giunta Emiliano 2 occorre ricordare la compianta Maria Maugeri all’Ambiente e il giovane Antonio Decaro al Traffico – essere un consigliere delegato ha solo un valore in termini di presunta visibilità. E le Regionali e le liste del Pd, non a caso, sono alle porte.

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