Sabato 06 Settembre 2025 | 06:43

Estorsioni mafiose ai pescatori di Santo Spirito, un'assoluzione in abbreviato

 
Redazione online

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Estorsioni mafiose al porto di Santo Spirito, parla una vittima: «Listino prezzi, minacce e intimidazioni»

Per l’imputato era stata chiesta la condanna a 6 anni

Lunedì 25 Novembre 2024, 18:20

18:21

BARI - La gup del tribunale di Bari Antonella Cafagna ha assolto il 46enne Domenico Navoni dall’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni di due pescatori del quartiere Santo Spirito di Bari, e abusiva occupazione di spazio demaniale. Navoni era stato arrestato lo scorso 19 aprile insieme ad altre tre persone, attualmente sotto processo con rito ordinario (Domenico Sidella, Raffaele Altieri e Caterina Santoro), con l’accusa di aver chiesto mensilmente dai 10 ai 100 euro ai proprietari delle imbarcazioni del porto a titolo di «protezione».

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2021 e il 2022. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno rilevato come un pescatore fosse stato schiaffeggiato e un’imbarcazione data alle fiamme. Agli imputati sono contestati i reati di estorsione e incendio, entrambi aggravati dal metodo mafioso, e occupazione di spazio demaniale. Una parte del porto, infatti, sarebbe stata abusivamente chiusa con una catena e utilizzata come parcheggio abusivo. L’accusa aveva chiesto la condanna a sei anni per Navoni, mentre il suo legale (avvocato Piero Nacci Manara) l'assoluzione 'per non aver commesso il fattò. Dopo aver trascorso quasi sette mesi in carcere, Navoni era ai domiciliari da due settimane.

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