Sabato 06 Settembre 2025 | 17:42

Bari, il Black Friday spacca il commercio: opportunità o marketing ingannevole, un peso per i negozi di quartiere

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Bari, il Black Friday spacca il commercio: opportunità o marketing ingannevole, un peso per i negozi di quartiere

Secondo le associazioni di categoria la strategia importata dagli Stati Uniti non sposta in modo significativo i flussi di spesa tra gli utenti del capoluogo

Domenica 24 Novembre 2024, 15:00

BARI - Secondo il concetto originale dovrebbe essere un solo giorno, l’ultimo venerdì di novembre: in questo 2024, cadrebbe alla data del 29. In realtà, invece, si trasforma in settimane o in un intero mese.

Il «black friday» ormai è entrato pienamente tra i fattori del commercio. Slogan mastodontici compaiono ormai nelle vetrine già allestite a tema natalizio. Decurtazioni di prezzi più o meno sostanziose sono in bella mostra in gran parte dei negozi delle vie «dello shopping» nel centro cittadino. Eppure, la strategia di marketing importata dagli Stati Uniti (che lo fissano al venerdì seguente il giorno del Ringraziamento) divide la visione dei commercianti da un lato e la percezione dei consumatori dall’altro. Il «viaggio» nel cuore del business del capoluogo ne è una limpida dimostrazione.

Un’opportunità per addobbi e regali Manca esattamente un mese alla vigilia di Natale. Eppure, ovunque si respira l’avvicinamento al periodo più magico dell’anno che si svela anche con un’aria fredda inedita fino a qualche giorno fa. I richiami del black friday diventano efficaci in particolare nei negozi di oggettistica che propongono addobbi o soluzioni per la casa. «Le famiglie ormai iniziano ad allestire le abitazioni sempre prima: la possibilità di accedere ad una buona scontistica crea un beneficio sia per noi negozianti, sia per i clienti», afferma un esercente in via Argiro. «Troviamo occasioni convenienti sia per decorare la casa, sia per anticipare qualche regalo», aggiunge un gruppo di famiglie in passeggiata. «Bisogna riconoscere che il tormentone del black friday trova un discreto risultato nel weekend», rileva un altro negoziante del settore delle soluzioni per l’arredamento. «In città si nota maggiore affluenza e un movimento in crescita rispetto alle scorse settimane. Se adottato nelle giuste misure, quindi, può generare benefici».

Peso «eccessivo» per i commercianti di quartiere L’altra faccia della medaglia, però, racconta anche di difficoltà e sofferenze che portano ad un’adesione soltanto parziale allo sconto di massa. È il punto di vista, in particolare, dei negozianti slegati da marchi o franchise, delle attività radicate nei quartieri, ma schiacciate da forme di concorrenza sempre più insostenibili.

«Un piano interessante ha valicato ogni confine», afferma un negoziante del reparto dell’abbigliamento del murattiano. «Da inizio mese assistiamo all’adozione di forme di apparente agevolazione che, però, non sono applicabili da tutti. Se acquisto a prezzo pieno i capi per l’inverno, come posso poi venderli al 30% in meno? I grandi marchi possono anche permettersi di mettere in saldo parte della merce, poi sta al consumatore riconoscerne l’effettivo valore o la qualità. Una cosa, però, è certa: noi, non possiamo mantenere questo passo. Proviamo a sopravvivere sul rapporto confidenziale con la clientela in virtù di rapporti di fidelizzazione consolidati nel tempo. Ma non è semplice: forse saremo rimpianti quando saremo costretti a chiudere».

Consumi limitati Le associazioni di categoria non considerano ancora il black friday come periodo influente sui consumi: da un lato si tratta di una consuetudine forse ancora troppo recente, dall’altro i flussi di spesa dell’utenza evidentemente non variano in modo significativo rispetto ad altri periodi.

D’altra parte, emblematico è il punto di vista dei compratori più attenti che sottolineano una serie di possibili equivoci.

«Gli sconti più convenienti - rilevano diverse persone in giro per via Sparano - riguardano prodotti ormai non utilizzabili. Nel settore dell’abbigliamento, ad esempio, è molto difficile trovare prezzi ridotti sui capi invernali nuovi. Magari gli sconti riguardano i «mezzo peso» o collezioni ormai accantonate. E in ogni caso, nessun negozio applica il black friday su tutta la merce. Su queste basi, è difficile credere ad un continuo bombardamento pubblicitario che, in fin dei conti, non genera una reale convenienza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)