BARI -Il giorno decisivo sarà il 18 dicembre. Quello in cui i creditori della Fimco, l’immobiliare che è al centro dei processi sul crac della Popolare di Bari, dovranno esprimersi sulla proposta di concordato fallimentare presentata dalla Main Waring, una anonima srl di Roma che ha messo sul tavolo 7 milioni cash per prendersi - in definitiva - l’ultimo gioiello dell’impero messo su dall’imprenditore nocese Vito Fusillo. Ovvero il porto turistico di Polignano, già al centro dell’interesse di varie cordate imprenditoriali locali.
La Main Waring fa capo alla Be Finance, una finanziaria romana che acquista crediti fiscali e investe in procedure fallimentari. L’operazione è dunque studiata per spremere fino all’ultima goccia degli attivi della Fimco, che un consulente del Tribunale di Bari ha stimato in circa 8,7 milioni. E la proposta di concordato fallimentare, che ha già ottenuto il parere favorevole sia dei curatori Francesco Leo e Pino Pepe che del comitato dei creditori, ne mette sul tavolo circa 11. Ma di questi appunto solo 7 sono certi. Altri 4,7 sono legati all’esito positivo delle azioni giudiziarie, e 1,1 milioni sono destinati a lasciare una mancia (perché di questo si tratta) ai creditori chirografari.
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