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Bari, tredicesima edizione del Caduceo d’oro: «La tecnologia a servizio della sanità pubblica»

 
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Bari, tredicesima edizione del Caduceo d’oro: «La tecnologia a servizio della sanità pubblica»

L’evento annuale organizzato dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT con un focus su Intelligenza Artificiale, Telemedicina e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)

Sabato 23 Novembre 2024, 20:54

20:55

BARI - Si è conclusa oggi la XVIII edizione del Caduceo d’Oro, l’evento annuale organizzato dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT, che quest’anno ha avuto come tema centrale il ruolo delle innovazioni tecnologiche nella sanità, con un focus su Intelligenza Artificiale, Telemedicina e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

L’evento ha messo in evidenza le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare l’accesso alle cure, ridurre le disuguaglianze territoriali e modernizzare il Servizio Sanitario Nazionale. L’evento, presentato da Donatella Azzone, ha visto la partecipazione di illustri personalità del panorama sanitario e istituzionale, tra cui il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha tenuto la prolusione inaugurale ed è stato insignito, assieme al Direttore di AGENAS Domenico Mantoan, del Caduceo d’Oro 2024 per l’impegno profuso nel miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale. I lavori si sono conclusi con l’intervento del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, dedicato all’innovazione digitale come fattore di progresso per la sanità pubblica. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Pancani, sul tema: “Le nuove frontiere della tecnologia a supporto della Sanità”, hanno preso parte oltre al Ministro Schillaci ed il Direttore Mantoan anche Marco Marsella (Direttore “Digital, EU4Health and Health System Modernisation” at the European Commission’s Directorate General for Health and Food Safety) Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia), Andrea Mandelli (Presidente FOFI), Marco Cossolo (Presidente Federfarma Nazionale), Arturo Cavaliere (Presidente Sifo) ed il presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat Luigi D’Ambrosio Lettieri.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato il ruolo strategico delle tecnologie digitali per affrontare le disuguaglianze e migliorare l’efficienza del sistema: «Le nuove tecnologie e l'innovazione sono fondamentali per aiutare il Sistema Sanitario Nazionale. Credo – ha detto il ministro Schillaci - che l'innovazione serva soprattutto per migliorare l'accesso alle cure e far sì che le troppe disuguaglianze territoriali che ancora esistono nel nostro Paese vengano superate. «Stiamo facendo un grande investimento in Italia, e credo che noi siamo il Paese in Europa più avanzato da questo punto di vista. Stiamo facendo una rivoluzione digitale che cambierà il paradigma, ed il modo con cui verranno curati i cittadini». Lo ha dichiarato a Bari il direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, alla tredicesima edizione del Caduceo d’oro, evento annuale promosso dall’ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat. «Stiamo producendo un sistema per cui i dati sanitari di 60 milioni di italiani nascono digitali e vanno a finire tutti nell’ecosistema sanitario, nel fascicolo sanitario elettronico, con grandi prospettive - ha aggiunto - per il miglioramento della cura, lo sviluppo della ricerca e della capacità di programmazione». «Ricordatevi - ha proseguito Mantoan - quello che è successo con il Covid, quando forse se avessimo avuto questi dati a settembre del 2019 avremmo potuto capire che stava circolando una qualche polmonite strana in Italia».

«Quindi un grande investimento che porterà il nostro sistema sanitario ad essere tra i migliori al mondo. Su questo è fondamentale - ha sottolineato - l’uso dell’intelligenza artificiale perché con questa massa di dati sanitari sarà possibile per medici, ricercatori e programmatori utilizzarli in maniera ancora più efficace ed efficiente, con gli algoritmi». «Ci sono tante obiezioni, però la cosa importante è che gli algoritmi che elaborano i dati sanitari li stiamo gestendo noi. Stiamo preparando un progetto per un software per consegnare il programma d’intelligenza artificiale ai medici di medicina generale. E comunque - ha concluso - la decisione finale è e sarà sempre quella del medico». Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT, ha ricordando l’importanza di un equilibrio tra tecnologia e rapporto umano: «Le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale, stanno trasformando profondamente la sanità, offrendo strumenti sempre più avanzati per migliorare l’accesso alle cure, la personalizzazione dei trattamenti e l’efficienza del sistema sanitario» La giornata si è conclusa con la consegna delle Benemerenze d’anzianità professionale e il giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine, che hanno segnato un momento simbolico di continuità e impegno per il futuro della professione sanitaria.

«Sono qui per rispetto e gratitudine nei confronti dei farmacisti pugliesi che in questi anni sono stati straordinari». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ai giornalisti stasera a margine della ottava edizione del Caduceo d’Oro, promosso dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat. «Straordinari - ha evidenziato - durante l’emergenza Covid perché ci hanno consentito di completare tutte le attività che le Regioni, alle volte in totale solitudine, hanno dovuto organizzare per gestire tutti i vaccini, ma anche tutti i test Covid. Li devo ringraziare perché collaborano nel limite delle loro possibilità alle prenotazioni di tutte le prestazioni, e soprattutto per una serie accordi che abbiamo fatto». «Accordi - ha spiegato - che hanno consentito da un lato di ridurre la spesa sanitaria, così come i governi che si sono succeduti nel tempo c'erano sempre le richieste di fare; e dall’altra hanno anche consentito quel lavoro di supporto al paziente che, anche dopo una prescrizione medica, ha ancora bisogno di liberi professionisti, non di multinazionali, per proseguire questo rapporto di medicina anche sociale, di incoraggiamento, nel seguire le cure che la farmacia, almeno quella pugliese, riesce ancora a dare». «Unendo - ha concluso - innovazione tecnologica all’antica tradizione della farmacopea italiana e pugliese».

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