BARI - Le conversazioni su Whatsapp copiate dai telefoni dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e della moglie Mari Lorusso secondo la Dda di Bari costituirebbero una prova dei rapporti illeciti che una delle coppie più mondane della città aveva costruito per ottenere (dai clan mafiosi) i voti necessari a far decollare la carriera politica della 38enne Lorusso, da poco tornata in libertà dopo 8 mesi di domiciliari. Ma sui 50 gigabyte di dati che i pm Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino hanno depositato durante l’udienza di mercoledì ci sarà battaglia: le difese, infatti, ritengono che quel materiale non possa entrare nel processo, anche perché scava in modo inammissibile nei fatti personali dei coniugi.
E dunque nelle chat che la polizia giudiziaria ha selezionato solo in parte tornano i rapporti di Olivieri con Michele De Tullio, che l’ex consigliere regionale aveva memorizzato nel telefono come «Michele Amtab zio Tommaso Lovreglio»...
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