Sabato 06 Settembre 2025 | 05:59

Molfetta, investono un vigile mentre fuggono: scattano due arresti

 
Matteo Diamante

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Matteo Diamante

Molfetta, investono un vigile nella fuga. Chiuso il cerchio, presi in due

Violenta aggressione durante lo sgombero di una casa popolare

Mercoledì 23 Ottobre 2024, 07:00

08:46

MOLFETTA - Due giovani di 27 e 22 anni sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio ai danni di due vigili urbani di Molfetta. L’aggressione risale al 7 ottobre scorso. Uno degli indagati, il 27 enne Antonio Gigante, è noto alle forze dell’ordine perché avrebbe avuto un ruolo negli noti episodi di guerriglia urbana avvenuti a Capodanno in piazza Vittorio Emanuele. Questa volta, è accusato, insieme a un 22 enne di cui sono state diffuse solo le iniziali, F.D., di essersi opposti con violenza ad un intervento della Polizia Locale di Molfetta.

Tutto nasce dall’occupazione abusiva di una residenza popolare in Via Zuppetta, nella zona ponente della città, da parte, stando alle indagini, dello stesso Gigante, di F.D. e di un minore. Il 7 ottobre due agenti intervenivano per sgomberare l’immobile scatenando l’ira degli occupanti i quali si sono subito rifiutati di lasciare l’appartamento. Insulti, lancio di suppellettili hanno preceduto l’aggressione vera e propria ai danni degli agenti della Polizia Locale che attendevano i loro colleghi nell’autovettura di ordinanza.

Una fase concitata, in cui Gigante, sempre stando alla ricostruzione degli investigatori, è sceso giù per le scale, travolgendo altri due agenti per poi entrare in un Audi A4 condotta dal 22 enne F.D. «Vai, vai, buttali all’aria», avrebbe detto Gigante al conducente riferendosi ad un vicecommissario della Polizia Locale e ad un altro agente mentre attendevano i due loro colleghi.

Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani Ubaldo Leo contesta ai due a bordo dell’Audi A4, di avere investito in pieno il vicecommissario, nonostante quest’ultimo avesse tentato di schivare il veicolo. L’uomo è stato sbalzato in aria per diversi metri riportando lesioni guaribili in meno di un mese secondo il referto del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Molfetta dove è stato prontamente condotto.

Nel frattempo l’auto aveva fatto perdere le proprie tracce insieme ai due occupanti che, tuttavia, sono stati riconosciuti dagli agenti. Il veicolo utilizzato per l’aggressione è stato recuperato e sequestrato, mentre per Antonio Gigante e per il 22 enne F.D. sono scattate le manette.

I due sono finiti nel carcere di Trani e lì permangono anche dopo l’udienza di convalida del fermo, in quanto, secondo il magistrato «la loro condotta era idonea a cagionare il decesso dei due agenti e la violenza e le modalità dell’azione appalesano l’intenzione omicidiaria dell’azione dei due indagati».

Sui due molfettesi, dunque, pendono le accuse di tentato omicidio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Antonio Gigante ha negato gli addebiti, ha ricostruito gli eventi con riferimento alla dinamica dell’investimento e smentito la ricostruzione. Il suo difensore, avv. Antonio Modugno ritiene manchino i «presupposti giuridici per la contestazione accusatoria».

Un’aggressione non isolata. «Non possiamo che ribadire la nostra piena e totale e incondizionata solidarietà ai nostri agenti - sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini - Bisogna convincersi che la Polizia locale è un presidio di sicurezza e legalità e le regole vanno rispettate. Nel contempo esprimiamo ferma condanna nei confronti di coloro che si sono resti responsabili dell’aggressione auspicando una pena giusta costituendoci parte civile nel processo che sarà».

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