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Omicidio di Angela Turturo, si suicida in carcere il marito Giuseppe Lacarpia: era accusato di averla bruciata e soffocata. La figlia festeggia su Facebook

 
Redazione online

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Gravina, il marito di Arcangela Turturo, bruciata e uccisa, si toglie la vita in carcere

L'uomo avrebbe dato fuoco all'auto dove si trovava la donna al ritorno da una festa di famiglia: si era difeso sostenendo di volerla salvare dopo un incidente stradale. Negli scorsi giorni era stato in visita alla tomba della moglie

Martedì 22 Ottobre 2024, 10:10

13:19

BARI - Si è tolto la vita nel carcere di Bari Giuseppe Lacarpia, il 65enne di Gravina in Puglia (Bari) fermato lo scorso 6 ottobre con l’accusa di aver ucciso la moglie 60enne Maria Arcangela Turturo. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita dagli agenti della polizia penitenziaria intorno alle 3 di questa notte.

I fatti per cui è finito in carcere risalgono alla notte tra 5 e 6 ottobre scorso: Lacarpia, di ritorno da una festa in famiglia con la moglie, avrebbe dato fuoco all’auto mentre la donna si trovava ancora all’interno e poi, quando la 60enne ha provato a fuggire, l’ha uccisa a mani nude.

Testimoni l’hanno visto mentre , a pochi metri dall’auto in fiamme, con tutto il suo peso bloccava a terra la donna premendole con un ginocchio sul torace. Dopo essere stata soccorsa, la donna è morta nell’ospedale di Altamura. Durante l’interrogatorio di garanzia, lui si è difeso dicendo che in realtà stava cercando di rianimarla, non di ucciderla. L’accusa a suo carico era di omicidio volontario con le aggravanti del legame di parentela, della premeditazione e della crudeltà.

Nei giorni scorsi l'uomo era andato, scortato, a fare visita alla tomba della moglie. Il giorno successivo al suo arresto era caduto dal letto a castello, provocandosi ferite non gravi, ma secondo alcune fonti anche in quel caso si era trattato di un tentativo di suicidio. Stavolta a lanciare l’allarme sono stati i compagni di cella, ma l’intervento della polizia penitenziaria non è servito a salvargli la vita. Lacarpia non avrebbe lasciato biglietti o messaggi. Del caso è stato informato il pm di turno, e la Procura di Bari sta valutando se disporre autopsia o altri esami sul cadavere del 65enne.

Una delle figlie dell'uomo, Angela Lacarpia, anche lei sentita dagli investigatori durante le indagini (confermando le violenze nei confronti della madre) ha pubblicato su Facebook un post che sembra voler esprimere felicità per la morte del padre. Rilanciando la notizia del suicidio, la donna ha pubblicato una serie di faccine con il chiaro significato di "festa".

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