BITONTO - Nascondeva in casa, per la precisione in due frigo, quasi 400 chili di droga e quando i carabinieri lo hanno arrestato, dopo averlo inseguito, hanno trovato anche tutta la documentazione, chat nel telefono e un quadernone manoscritto, con quella che gli investigatori ritengono sia la contabilità dello spaccio. Vincenzo Buonvino, 40enne di Bitonto, piccoli precedenti per furto, è ora in cella con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dall’ingente quantitativo.
Ieri nella sala interrogatori del carcere di Bari, davanti alla gip Paola Angela De Santis, assistito dall’avvocato Nicola Quaranta, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida dell’arresto eseguito in flagranza dai militari alle 14 di venerdì. La giudice – come chiesto dalla pm Silvia Curione - ha convalidato la misura e ha applicato la custodia cautelare in cella.
LA DROGA SEQUESTRATA E L’ARRESTO - I carabinieri lo monitoravano da tempo. Lui, un insospettabile se si pensa che i suoi unici precedenti penali riguardano vecchie accuse di furto, era stato visto fare avanti e indietro da casa ad altre zone della città e anche di campagna sempre con bustoni di plastica neri verosimilmente contenenti i pacchi di droga. Venerdì pomeriggio, durante l’ennesimo servizio di osservazione, i carabinieri si sono ancora una volta insospettiti e lo hanno seguito.
Quando lo hanno bloccato, il 40enne avrebbe tentato di sottrarsi alla cattura, provando anche a disfarsi del telefono cellulare, poi trovato da un passante vicino ad un distributore di benzina, dopo aver contattato la moglie perché disperdesse le tracce del reato. In particolare, la donna - poi perquisita e ritenuta complice di Buonvino nell’attività di custode della droga - avrebbe cercato di liberarsi di una busta che...
