BARI - La Commissione di accesso prefettizia al Comune di Bari terminerà i suoi lavori entro il 20 settembre. Non dovrebbero essere necessarie ulteriori proroghe, peraltro non previste dalla normativa, per predisporre la relazione sui controlli disposti sull’amministrazione all’indomani del commissariamento dell’Amtab (l’azienda pubblica di trasporti) per infiltrazioni mafiose nell’ambito dell’inchiesta «Codice interno» della Dda di Bari.
I commissari (Claudio Sammartino, ex prefetto di Taranto, il viceprefetto Antonio Giannelli e il maggiore tarantino Pio Giuseppe Stola della Finanza) hanno iniziato l’attività il 25 marzo, e partendo dall’Amtab si sono occupati di ogni aspetto dell’attività amministrativa del Comune. Le numerose richieste di documenti hanno riguardato anche aspetti risalenti nel tempo, a ben prima dei due mandati dell’ex sindaco Antonio Decaro. È il caso ad esempio dell’assunzione in Amtab di Massimo Parisi, fratello (incensurato) del boss del quartiere Japigia, circostanza che lo stesso Comune aveva segnalato alla Procura. È stato esaminato anche un altro aspetto emerso nell’inchiesta, quello delle due vigilesse (poi licenziate) che si erano rivolte a un presunto appartenente al clan Parisi per «vendicarsi» di un automobilista, ma anche il caso del comandante della Polizia locale di Sammichele (che proveniva dal Comune di Bari) finito in carcere per aver tentato di dare un alibi a un mafioso coinvolto in un omicidio. Sempre in tema di infiltrazioni mafiose, la commissione ha chiesto conto anche delle assunzioni nella Sanitaservice del Policlinico di Bari.
Dopo il deposito della relazione dei commissari, il prefetto di Bari avrà altri 30 giorni per...
