il divieto

Turi, quest'anno no ai fuochi di Sant’Oronzo nel centro storico: ed è polemica social contro il sindaco

Valentino Sgaramella

Sui social si susseguono i commenti negativi contro Palazzo di Città. I caratteristici fuochi d’artificio sono stati autorizzati da sabato a oggi solo in via Casamassima

TURI - Vietati i fuochi pirotecnici nel centro storico in occasione della tradizionale festa del patrono della città, Sant’Oronzo, previsti per stasera. Sui social si susseguono i commenti negativi contro Palazzo di Città e il sindaco, Giuseppe De Tomaso, da parte di cittadini che non accettano l’idea di rinunciare al tradizione spettacolo. I caratteristici fuochi d’artificio sono stati autorizzati da sabato a oggi esclusivamente in via Casamassima.

«Non è mai bello vietare - si difende il primo cittadino sulla sua bacheca Facebook - specie quando il divieto incide su una tradizione pluridecennale, com’è quella dei fuochi d’artificio per Sant’Oronzo. Ma la sicurezza delle persone costituisce un valore primario, non negoziabile. E come responsabile della sicurezza del paese, il sindaco ha il dovere di garantire che ogni manifestazione si svolga nelle condizioni migliori per tutelare l’ incolumità dei cittadini».

Poi il sindaco fa riferimento ad un episodio del 18 agosto: «Mentre in piazza era in corso il lancio delle “lanterne”, un principio d’incendio provocato da un errore nella gestione dei fuochi pirotecnici, aveva diffuso il panico nel centro storico. Nei giorni scorsi abbiamo cercato soluzioni alternative al sito su cui si era verificato l’incidente, ma la ricerca non ha dato un esito fruttuoso. Alcuni proprietari non se la sono sentita di dare l’ok».

Vediamo cosa è accaduto la sera del 18 agosto. Da decenni, dal terrazzo di un’abitazione privata in centro storico, si lanciano fuochi d’artificio che annunciano l’imminente festa patronale del 26 agosto. Quella sera, l’involucro in cartone ignifugo, dopo il lancio, riprese a bruciare dopo il lancio, complice un lieve venticello. Qualcuno da un terrazzo adiacente si spaventò allertando la polizia locale. Nel giro di pochi istanti, tutto si è spento con un getto d’acqua. Da qui, l’esigenza del primo cittadino di non autorizzare i fuochi che, però, sono uno degli elementi salienti della festa che si tiene a ridosso di quell’anfiteatro, piazza Silvio Orlandi.

Sui social i turesi non ci stanno. Teresa Ciavarella: «Decisione che la maggior parte dei turesi non accetta. Infatti può capire l’importanza delle nostre tradizioni chi l’ha sempre vissuta». Sabrina Perfido: «Una vergogna. Sicurezza? La loro parola chiave per nascondersi dietro una situazione che non hanno saputo gestire, bastava semplicemente aumentare la sicurezza». Pino Spinelli: «Perderemo tutte le tradizioni turesi». Valeriano Palmis: «Si nascondono dietro la parola sicurezza. Bisogna semplicemente aumentare la sicurezza ma con questa decisione hanno risolto velocemente senza perdere tempo».

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