Assistenza sociale
Bari, il neo-assessore Diomede: «500 famiglie senza un tetto»
«Tutti dovranno avere una casa. Una delle emergenze sociali a cui bisogna dare risposta subito»
BARI - Un assessorato di peso specie in questo particolare momento storico, con la Commissione ministeriale di accesso per valutare eventuali infiltrazioni mafiose ancora al lavoro. Un outsider mai emerso nelle tante voci di corridoio che si sono alternate indicando questo o quell’altro papabile in Giunta. Raffaele Diomede è da poco il nuovo assessore ai Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, che significa dover gestire gare e appalti, il patrimonio, i beni confiscati, l’edilizia residenziale pubblica e dare risposte all’emergenza abitativa. Diomede è una figura di assoluto rilievo quando si parla di antimafia sociale: educatore con una grande esperienza con i minori dell’area penale, ha nel suo dna i valori della lotta alla criminalità, oltre ad essere il primo assessore del M5S mai entrato in una giunta comunale a Bari.
Assessore, come ha dormito stanotte?
«Poco. Le responsabilità che mi attendono sono tante. Mi auguro di essere un catalizzatore positivo per il futuro di questa città. Quello che mi ha confortato è ricevere tante attestazioni di stima da parte di amici che in questi anni hanno accompagnato il mio percorso e che si sono messi a disposizione gratuitamente: da Angelo Santoro di Semi di vita a Pinuccio Fazio».
Un assessorato importante, deleghe che reggono il destino della città. Quale sarà la bussola da seguire?
«Il faro sarà la legalità sempre presente e l’emergenza abitativa come necessità sociale a cui dare risposta subito. E quando parlo di legalità il mio riferimento è al protocollo del M5S che è stato sottoscritto a giugno anche dal sindaco Vito Leccese e Michele Laforgia. Un protocollo che sotto il cappello della legalità mette la trasparenza e l’antimafia come tre punte dello stesso triangolo. Non ci può essere antimafia e trasparenza senza legalità...